Page 58 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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L\ RlCOS'llU .. 'ZIONE  DELLE  I.NOU$"nllE  OEI..I.A  OIFeiA   47

            Più difficile fu  la vita dell'industria be,Uica terrestre, anche perché l'evolu-
         2.ione  tecnologica  fu  molto  più lenta e  i materiali  lasciati  in  uso in  Italia  nel
         1947 erano di discreta qualità. In sovrappiù vi era la concorrenza delle fabbri-
         che d'armi  dell'Esercito,  in grado di soddisfare le modeste esigenze di armi
         leggere e artiglierie delle For2e AJ:mare.
            Nel  settore delle bocche da  fuoco,  con gli  aiuti  MDAP  si  passò  poi a
         materiali  americani  che presentavano anche  il  vantaggio  della standardizza-
         zione delle  munizioni  con  quelle  utilizzate dagli  altri  paesi aderenti  alla
         NATO  e  l'unica  novità fu  rappresentata  dal  pezzo da  105/14,  ideato dal
         ten.coL Salvatore  Fuscaldi, direnore  dell'Arsenale  di  Napoli  Quest'artiglieria
         colmava una lacuna nel parco della NATO  in quanto era auto e  ippotrainabi-
         te, scomponibile in carichi per il someggio e aviolanciabile, utilizzando, inol-
         tre,  il  munizionamento del diffuso obice statunitense da 105/22 in uso anche
         in  Italia.  Le  commesse  britanniche e  tedesche. olue che  it.a.liane,  permisero
         alla Oto Me1arn  che  ne aveva  acquistato la licenza di cosuuzione, di riaffac-
         ciarsi nel settore a  merà degli anni dnquanta, dopo aver vivacchiato con com-
         messe -off shore· di munizioni.
             Unico  comparto dell'industria  bellica  terrestre  che conobbe una  certa
         continuità di produzione, fu  quello degli automezzi. Alla  fine degli anni qua-
         rantà  furono adouati  iJ  Fiat 639  N  e  il  Lancia  CP/48,  di  derivazìone civile.
         mentre  i primi  veicoli  rnililari  della  nuova generazione entrarono in servizio
         intorno al 1953 con il poco felice "Mulo Meccanico" (3x3) della Moto GuZZi, il
         Ftat  CM.S2 (4x4),  i  trattori  leggeri Tl.  5~ (4x4) delta  Lancia  e  della  OM,  il
         TM48 e  il TP 50 della Fiat e  le discrete vetti.U'e da ricognizione AR51 della Fiat
         e  dell'Alfa  Rorneo. Ancora  una volta furono la  Fiat e  la sua consociata OM a
         ottenere la  fetta più grossa  del  mercato,  ma  nella  maggioranza  dei  casi  si
         trattò di mezzi che di bellico avevano solo il colore, la scomodità e  il  consu-
         mo, c il loro uso rimase llmitàto all'ltàlia.


                                   NOTE
            (l) Desumiamo le lnfonmzlonl <bi registri delle costru2lonl dei voti contl.:ri.
            (2) n capo di s.M.  dclla  M~ri112. Raffaele  Dc Councn. pur dJ salvare la Rollll  arrivò a  pro-
         porre nel COfSO delb 2" seduta dcl ComitaiD di difes;:a dcll'~o 1945 di inquadr:irla nel ruwnbi-
         le  esercito intemazlon:~le deii'ONU. Si  ••eda  in  menlo VirgJJIO  Illiri,  Slorlu militare della prima
         n1f>llbbllco 194)-1?93. Anco,., NUC>\'C Ricerche,  19'.)4, p.  17 e sgg.
             (3) Riprendiamo Il  testo <b Leopok1o Nuti, L 'esen;ito ttaliauo uelsero11do t:lof>o8uerro  1945-
         1!}5(1  La sua rlcostm .. -follc c l'assisltmra mUltlm! alleata, "Roma, USSME. 1989, p, 52.
            W lvi.
            (5) L'espre.sionc ~ di W<io Ccv:l <u forzi! annate, Torino,  IITET,  1981,  p.  57111.  Per un
                                                    .
         primo tentatiro dl ... orb ddb PS. si v~ Annlh;ll~ l'::llosci•,  l SCJ!rt!rl dl!l Vlmluoltt, Romo. NI:\Vlon
         Compton, 1989. ~la O'l<l il dccrc!to l~:tille 2.-11.1944. n-365, dovevn rimanere apolitiCI
         (sl veda  U monito tivulto <bi  capo dclla .,orl2i2  Luigi  Ferr.~ri n 21.11.1944,  lvi,  p.  94>.  ma  un
         decreto del governo Parri O 21.8. 19'15  QUtorio:zi>  l':muolamcmo su.oroìn:uio d i  'a-500 gu:udle e
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