Page 60 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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UN  ASPEITO  POCO  NOTO DELLA  RIPRESA
           LE  FORZE  ARMATE  NEL  CINEMA  DEL NEOREALISMO




                                                M OBANOO M O!!ANPINI

            In  aperta  contraddlzione con  l'estetica  crociana,  Il  cinema  - meglio:
         l'industria cinematografica - è  fondato sui generi,  cioè su sistemJ  narrativi di
         lnvarianti - parti fisse,  stabìU  - Insieme combinate. Pi\1  un'industria è  fone e
         pianificata, più è  diff'USa  la suddivisione dei prodolti filmici  in generi. In coe-
         renza  alla  sua st.ruaura  dì  industria  pianificata,  U cinema  hollywoodiano è
         stato e continua a essere una clnematografla di generi.
            Del  film  di guerra  Hollywood  ha  fauo  un  genere come il western,  Il
         gangster,  il musical,  la  commedia,  ma  l'ha  fatto  tardi.  Prima  della  seconda
         guerra  mondiale a  Hollywood,  come  nel  paesi europei, si  facevano  film  di
         gue.rn, ma in OC'dine sparso. Si  poreva tutt'al più parlare di un filone.  Il  gene-
         re bellico  nacque con la guerra  1939-45. Vennero per primi  i  film  di  propa-
         ganda antinazisr.a, ma  soltanto dopo Pearl  Harbour (1941) cominciò  la serle
         vera e  propria: foltissima, interminabile. Ogni corpo delle Forze Armare statu-
         nitensi dl terra, mare, delo ebbe il suo film; ciascuna delle battaglie principali
         sul fronte europeo o su quello asiatico ebbe il suo monumento di celluloide.
         Soltanto sul ftlm  dedicati al corpo dei  Marines si potrebbe scrivere un libro.
         Non  manarono nemmeno  i fllm  dedicati agli  sforzi sostenuti dagli  alleati
         sovietici: una mezza dozzina.
            Dopo il 1945 il flusso continuò per una decina  d'anni finché subentrò  il
         ciclo sulla guerra di Corea 0950-53). Ormai  il genere bellico si era coclincato
         con le sue regole,  i  luoghi comuni, gll  scereodpi.  Non sl  può dire altreuamo
         delle cinematografie  europee,  con  tre  ecce7Joni: Gran  Bretagna,  Iugoslavia,
         Unione  Sovietica.  Il  cinema britannico si  specializzò,  a  cavallo rra  gli  anni
         quaranta e  cinquanta,  nei  film  di guerra  navale  e  in  quelli sulla  prigionia
         (l'evasione dal campi di concentramento raccontata come uno sport).
            Nel  cinema statale  iugoslavo l'insistenza sulla  guerrd  di  resistenza  e  di
         occupazione contro le forze  germaniche di occupazione si può interpretare,
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