Page 107 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO QUARTO




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                                                                         per il suo contrasto, che incluse il ri-
                                                                         corso ad agenti infiltrati in tali orga-
                                                                         nizzazioni. Così Garruccio descrisse
                                                                         l’operato  del  Servizio  nell’attività
                                                                         esercitata  contro  la  diffusione del-
                                                                         la  propaganda  disfattista  nelle  file
                                                                         dell’Esercito,  definita  «piuttosto
                                                                         anarchica che socialista»:

                                                                         A penetrare la loro organizzazio-
                                                                         ne io mi adoprai appunto perso-
                                                                         nalmente, valendomi di qualche
                                                                         elemento non sospetto agli affi-
                                                                         liati e ritenuto abbastanza sicuro
                                                                         da me, previo esperimento. Ma
                                                                         le cautele da osservare per man-
                                                                         tenermi  in  rapporto  con  i  miei
                                                                         fiduciari,  la  prudenza  massima
                                                                         cui questi dovevano attenersi per
                                                                         non  suscitare  ombra  di  dubbio
                                                                         negli ambienti che frequentava-
                                                                         no,  la  scarsità  del  loro  numero
                                                                         rispetto  alla  molteplicità  e  alla
                                                                         contemporaneità delle conventi-
                                                                         cole da sorvegliare furono altret-
                                                                         tante cause del mio incompleto
                                                                         insuccesso,  nonostante  qualche
                                                                         pericolo  corso.  Ebbi  tuttavia  il
                  4.5 Circolare del Servizio I riguardante ordigni incendiari per sa-  modo di conoscere e segnalare
                  botaggi usati da agenti tedeschi                       i nomi di numerosi agenti, spe-
                                                                         cie militari, di tale propaganda,
                      a carico dei quali e dei corpi e reparti presso i quali agivano, o avrebbero potuto agire, furo-
                      no in conseguenza prese le opportune misure di repressione e di ulteriore prevenzione o di
                      isolamento. Così pure riuscii a far intercettare corrispondenze e a far sequestrare giornali,
                      manifesti e stampati, miranti allo stesso scopo. Per esercitare un’azione assai più efficace di
                      quella che poteva venire disimpegnata da un ente assorbito da tante altre incombenze, sarebbe
                      occorsa un’organizzazione apposita, con personale e mezzi adeguati. E il Governo ebbe di
                      ciò, specie per opera di S.E. Orlando, fin da quando era Ministro dell’Interno nel Gabinetto
                      Boselli, la lucida visione e ne concepì il fermo proposito. A quella e a questo si dovette appun-
                      to il mio richiamo dalla fronte, nel principio dell’ottobre 1917.
                                                                           42
                  Odoardo Marchetti riferisce che furono infiltrati agenti del Servizio anche in un’organizzazione
                  di disertori riparati in Svizzera che si proponeva di fomentare la rivoluzione in Italia.
                  A seguito della estensione della zona di guerra alle province di Torino, Alessandria e Genova, de-
                  cretata nel 1917, il Ministero della Guerra concesse ingenti fondi agli organi informativi dei locali


                  42   Verbale interrogatorio del generale Garruccio, op. cit. Il Servizio Informazioni segnalò a più riprese l’intenso lavorio ri-
                  voluzionario a Torino che sfociò poi nei tumulti dell’agosto 1917. Anche sotto la direzione di Odoardo Marchetti il Servizio
                  Informazioni cercò di affilare le armi contro i disfattisti interni: «La propaganda sovversiva in Paese e nell’Esercito diviene
                  ogni giorno più intensa e pericolosa. Il 4 aprile 1918 il Caposervizio invita la Sezione U a presentare un sommario progetto
                  per combattere efficacemente quella che viene fatta tra le truppe mobilitate.»


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