Page 110 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
Nel settembre 1915, con la pubblicazione dell’Istruzione circa il servizio degli ufficiali di col-
legamento si provvide al riordinamento delle attività di tali ufficiali, riducendo il loro numero e
disponendo che gli stessi comunicassero direttamente col nucleo centrale del Comando Supremo,
attraverso l’Ufficio Situazione ed Operazioni di Guerra, e non più coi capi gruppo a livello d’ar-
mata, che vennero aboliti.
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Nel 1916 il servizio fu esteso dal fronte dell’Isonzo a tutto l’Esercito e gli ufficiali di collegamento
furono autorizzati a svolgere ispezioni fin sulla linea di combattimento. La loro attività, utile so-
prattutto per avere notizie di gravi insuccessi o sbandamenti di reparti che talvolta i comandi supe-
riori tendevano a minimizzare nel timore di “siluramenti”, serviva in effetti ad avviare inchieste
tese ad approfondire le cause di azioni sfortunate o di reati collettivi, che potevano aver influito
sull’esito dei combattimenti. Nel corso del 1916, il ruolo degli ufficiali di collegamento, in effetti,
divenne sempre più importante ai fini informativi del Comando Supremo che affidò loro un mag-
gior numero di compiti, per supplire ai ritardi ed alle omissioni dei rapporti dei comandi operanti. 53
4.4 LE MOLTEPLICI FUNzIONI DELL’UFFICIO INFORMAzIONI
iL servizio di censura
Una delle incombenze cui l’Ufficio Informazioni dovette far fronte fin dallo scoppio del con-
flitto fu la censura postale, sia presso l’Esercito operante sia all’interno del Paese, da svolgere
direttamente o in cooperazione o per il tramite di altri enti dello Stato. Più limitato fu invece il
coinvolgimento nella censura telefonica, telegrafica e soprattutto della stampa per le resistenze
opposte dall’autorità governativa.
Due decreti legge introdussero, un giorno prima della dichiarazione di guerra, la censura tele-
grafica, telefonica, radiotelegrafica e postale. In circostanze straordinarie quali l’imminente con-
flitto, veniva conferita al Governo la facoltà di sospendere o modificare o limitare a piacimento
il servizio telegrafico, telefonico e radiotelegrafico interno e con l’estero. Inoltre, il Governo
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poteva aprire le corrispondenze chiuse affidate alla posta e ovunque dirette, per mezzo di ufficiali
dell’Esercito o della Marina o di funzionari civili espressamente delegati, al fine di accertare se
contenessero notizie concernenti le forze armate, la preparazione e la difesa militare dello Stato
e di procedere eventualmente al loro sequestro.
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In base agli accordi presi fin dal tempo di pace fra i Ministeri della Guerra, della Marina e delle
Poste e Telegrafi, all’inizio del conflitto cominciò a funzionare la censura sulla posta interna,
mentre contemporaneamente entrava in funzione la censura sulla posta estera, affatto indipen-
dente dalla prima e con una propria organizzazione.
La censura sulla posta interna fu affidata a due distinti istituti, di cui uno si occupava della corri-
spondenza postale dei militari dislocati nella zona di guerra con persone (militari e non) residenti
52 Il 10 ottobre furono emanate le Norme per l’ufficiale di collegamento per cura dell’Ufficio Situazione ed Operazioni
di Guerra. Si veda anche l’Istruzione circa il servizio degli ufficiali di collegamento in data 10 maggio 1916, Reparto
Operazioni – Ufficio Situazione ed Operazioni di Guerra, AUSSME, fondo M-7 Circolari vari uffici.
53 Circolare n. 15071 in data 1° ottobre 1916, Servizio degli ufficiali di collegamento, Reparto Operazioni – Ufficio Situazione
ed Operazioni di Guerra, AUSSME, fondo M-7 Circolari vari uffici. Nel dicembre 1916 fu emanato un nuovo regolamento
a stampa relativo alle Norme per il servizio degli ufficiali di collegamento, che aggiornava l’edizione del maggio precedente,
introducendo alcune novità, soprattutto in merito alla tipologia delle comunicazioni da riportare al Comando Supremo.
54 Decreto n. 688 del 23 maggio 1915 riguardante la censura telegrafica, telefonica e radiotelegrafica in caso di circostanze
straordinarie. Nel maggio 1917 si ordinò la costituzione di posti di censura telefonica presso i centralini del Comando
Supremo e dei comandi d’armata, di corpo d’armata e di divisione e si emanarono le Istruzioni per gli ufficiali dei posti di
censura telefonica. Con circolare n. 45300 in data 2 giugno 1917 dell’Intendenza Generale si costituirono in zona di guerra
quattro posti di controllo e censura telefonica presso i centralini di Stato di Treviso, Padova, Verona e Pordenone.
55 Decreto n. 689 del 23 maggio 1915 riguardante la censura postale in caso di circostanze straordinarie.
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