Page 112 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
minare tutte le cartoline spedite dai militari di truppa fuori dalla zona di guerra. Nel novembre
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1916 vennero emanate le Norme per la costituzione e per il funzionamento delle “Commissioni
di censura postale militare” con il compito di esaminare, presso ogni comando di grande unità,
la maggior parte della corrispondenza in arrivo presso il rispettivo ufficio postale. Per facilitare
il compito dei censori, l’Ufficio Informazioni inviava ai capi delle commissioni degli elenchi di
persone sospette.
Uno dei più importanti documenti prodotti dal Servizio Informazioni diverrà il Notiziario sullo
spirito delle truppe, a carattere riservatissimo, tratto in larga parte dalla censura postale, inviato
alla Presidenza del Consiglio, ai Ministri della Guerra e dell’Interno e al Capo di Stato Maggiore
della Marina. Conteneva, unitamente a stralci di lettere di militari o ad essi indirizzate, i commenti
riassuntivi della Sezione R intorno ai motivi di insoddisfazione e malcontento tra i soldati, nonché
al loro comportamento disciplinare. Nel numero 4 del 1° aprile 1917, ad esempio, era affrontato,
tra gli altri, il tema delle infermità procurate quale sintomo delle preoccupazioni dovute all’attesa
delle prossime azioni di primavera, con frequenti lettere di militari contenenti richieste di specifici
consigli «atti a procurare loro oftalmie o altre infermità che possano dispensarli dal servizio.»
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Per la censura della posta estera, furono istituiti Uffici in Bologna, Milano e Genova, con perso-
nale sia civile sia militare. In base ad accordi intervenuti con le potenze alleate, doveva essere
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sottoposta a censura tutta la corrispondenza che si scambiava tra l’Italia e gli stati neutrali e
quella tra stati neutrali transitante in Italia. I capi reparto censura erano in contatto diretto con
l’Ufficio Informazioni del Comando Supremo, mentre i comandi di corpo d’armata territoriali
avevano l’alta direzione e vigilanza sul servizio. Nel giugno 1916, gli uffici censura posta
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estera di Bologna, Milano e Genova furono posti alle dirette dipendenze di un Ufficio Censura
Militare costituito presso il Segretariato Generale del Ministero della Guerra, che assorbì molte
delle competenze in materia fino ad allora delegate all’Ufficio Informazioni.
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La propaganda
Nei primi anni di guerra la propaganda tra le truppe fu condotta soprattutto in forma orale, a cura
dagli ufficiali di inquadramento e da conferenzieri adibiti a tale compito, spesso estranei al mon-
do militare. Non mancò, comunque, la propaganda scritta fatta da volantini, opuscoli, giornali di
64 Norme per l’esercizio della censura reggimentale sulle cartoline, Comando Supremo – Ufficio Informazioni. Nel genna-
io 1918 tali norme furono aggiornate dalla Sezione U del Servizio Informazioni. Nel settembre 1916 furono emanate norme
sulla censura reggimentale delle cartoline, non estesa alle lettere […], a meno che «il comandante di reggimento o il capo
servizio la reputi indispensabile, previo assenso del proprio comando di divisione o unità corrispondente, che ne riferirà
gerarchicamente all’ Ufficio Informazioni.»
65 Notiziario sullo spirito delle truppe in data 1° aprile 1917, Comando Supremo – Servizio Informazioni, AUSSME, fondo
G-9 Ministero della Guerra – Divisione Stato Maggiore – Capo S.M.R.E., busta 32.
66 Foglio n. 10411 in data 16 dicembre 1915, Norme per l’esercizio della censura della posta da e per l’estero, Comando
Supremo – Ufficio Informazioni, AUSSME, fondo F-17 Ufficio R e Ufficio I. Dalla censura estera era esclusa la corrispon-
denza proveniente dai paesi alleati dell’Intesa.
67 Circolare n. 10563 in data 18 dicembre 1915, Censura della posta da e per l’estero, Comando Supremo – Ufficio
Informazioni, AUSSME, fondo F-1 Comando Supremo – vari uffici. Uffici censura si trovavano anche presso le piazze ma-
rittime di Venezia, Taranto, Brindisi, Messina-Reggio. Nel 1918 si impiantarono uffici censura della corrispondenza civile
a Firenze, Livorno, Porto Maurizio, mentre a Domodossola fu istituito un reparto censura pacchi destinati ai prigionieri di
guerra italiani in Austria-Ungheria e Germania.
68 Circolare n. 6256-G in data 21 giugno 1916, Ufficio Censura Militare, Ministero della Guerra – Segretariato Generale.
Gli uffici censura militare dovevano riferire all’Ufficio Informazioni esclusivamente comunicazioni riguardanti le ope-
razioni militari ed il controspionaggio. Sempre nel 1916 fu costituito a Roma presso il Ministero delle Poste un Reparto
censura militare prigionieri di guerra ed internati (circolare n. 17107 in data 4 agosto 1916, Corrispondenze indirizzate
ai prigionieri di guerra in Austria-Ungheria, Comando Supremo – Ufficio Informazioni, AUSSME, fondo F-1 Comando
Supremo – vari uffici.).
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