Page 26 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)




               La mancanza di una trattazione sistematica riguardante i temi qui sommariamente discussi giu-
               stifica la rivisitazione, sviluppata nei capitoli successivi, delle vicende che hanno caratterizzato
               l’evoluzione organizzativa dell’Intelligence italiana, prima dell’inizio della Grande Guerra.


               prestazioni deL servizio i durante La grande guerra
               Anche la ricerca storica sulle vicende del Servizio Informazioni durante il conflitto è progredita
               poco oltre il libro di O. Marchetti, nonostante la vasta documentazione conservata nell’archivio
               dell’Ufficio Storico, che include i diari giornalieri di alcuni organi costituenti la centrale del
               Servizio, nonché una corposa documentazione sull’attività degli uffici informazione d’armata.
               La storiografia ha messo superficialmente in risalto lo scarso rendimento del servizio sotto la
               gestione Cadorna, soprattutto in corrispondenza degli attacchi nemici prima in Trentino nel mag-
               gio 1916, poi a Caporetto nell’ottobre 1917, e il miglioramento dell’organizzazione informativa
               registrata nel 1918, che larga parte ebbe nella vittoriosa battaglia del Solstizio.
               Come per l’anteguerra si è mancato di studiare l’attività degli Scacchieri, così per il conflitto
               1915 -1918 si è tralasciata l’attività dell’Ufficio Situazione che, per larga parte del conflitto, ha
               costituito la parte preminente della branca informazioni del Comando Supremo, quella addetta
               alla valutazione ed interpretazione delle notizie acquisite dall’Ufficio Informazioni e da altri
               organi di Intelligence, militari e non, operanti in Italia ed all’estero.
               Lo studio dell’archivio dell’Ufficio Situazione evidenzia l’approfondita conoscenza acquisita da
               quest’ultimo sull’Esercito austro-ungarico, sulla sua organizzazione e sulle sue attività operati-
               ve, ottenuta sfruttando le fonti d’informazione più disparate. Le notizie provenienti, in partico-
               lare, dagli uffici informazione d’armata, anch’esse ampiamente documentate, furono puntuali
               ed esaurienti anche alla vigilia dei maggiori fatti d’arme come durante i preparativi austriaci
               della Spedizione punitiva e della Dodicesima Battaglia dell’Isonzo. Analizzeremo nelle pagine
               successive le motivazioni di apprezzamenti non sempre corretti delle reali situazioni operative.
               Oltre agli aspetti dell’Intelligence italiana pocanzi illustrati, il dibattito innescato da Max Ronge
               e Odoardo Marchetti, comprende, come già accennato, una delle nuove fonti informative sfrutta-
               ta dagli eserciti nella Grande Guerra e costituita dalle intercettazioni sia telefoniche che radiote-
               legrafiche, oltre alla crittologia come strumento indispensabile per l’interpretazione dei dispacci
               nemici intercettati. Il focus di alcune pubblicazioni, anche molto recenti, è centrato proprio sugli
               aspetti crittologici non solo per l’interesse in questa disciplina, ma forse anche per la risonanza in
               ambito mediatico derivante dalle connessioni con storie di spionaggio e intrighi internazionali.



               1.2 ALL’ ORIGINE DELLA DISPUTA SULLA CRITTOLOGIA MILITARE ITALIANA

               un giudizio “avventato”
               La relazione della Commissione d’inchiesta su Caporetto, data alle stampe nel 1919, nella parte
               che riguarda “le informazioni sul nemico”, assolve sostanzialmente il Servizio Informazioni
               da ogni responsabilità relativa alla corretta informativa nei confronti degli organi del Coman-
               do Supremo sui preparativi austro-tedeschi precedenti l’offensiva del 24 ottobre 1917. Tutta-
               via,  per  evidenziare  «l’estrema  difficoltà  del  compito  valutativo  e  interpretativo  dell’Ufficio
               Situazione» incaricato di raccogliere e filtrare tutte le informazioni disponibili, comprese quelle
               fornite dall’Ufficio Informazione, adduce:




               - Ufficio Storico, Roma, 1982, pp. 234-237. Si veda anche Enrico Rovere, L’evoluzione storica dell’attività informativa
               militare, Tipografia del Senato, Roma, 1928.


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