Page 29 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO PRIMO
Al contrario, le due opere completate a metà degli anni Venti a nome dei due protagonisti della
guerra crittologica negli opposti schieramenti del fronte italo austriaco - Luigi Sacco e Andreas
Figl - rivestono carattere eminentemente tecnico, esponendo le nozioni acquisite e le idee elaborate
nel corso del conflitto ma, per motivi di riservatezza, sono molto avari di notizie sulle vicende
vissute e sui risultati ottenuti in quel periodo. Le prime notizie su questi temi compaiono nel già
citato volume di Ronge.
Il libro di Sacco dal titolo “Nozioni di Crittografia” viene stampato dallo Stato Maggiore dell’E-
sercito nel 1925 e posto in libero commercio nel 1930. Edizioni successive del volume compa-
iono nel 1936 e poi nel 1947 con il titolo “Manuale di Crittografia”. Soltanto in quest’ultima
edizione Sacco aggiungerà alcune notizie sui cifrari usati nella Grande Guerra dagli Eserciti bel-
ligeranti. Il Manuale, oggetto di una vasta diffusione internazionale perché tradotto in numerose
lingue tra cui l’inglese e il francese, è tuttora utile a scopo didattico.
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Tra i lusinghieri apprezzamenti riscossi dal “Manuale di Crittografia”, si ricorda quello di David
Kahn che nella prefazione alla prima edizione del suo monumentale lavoro sulla storia della
crittologia consiglia a chi voglia approfondire i metodi di soluzione dei cifrari, solo due libri di
cui uno è proprio il Manuale di Sacco. Lo stesso Kahn esprime, 27 anni dopo l’edizione del
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1947, il proprio convincimento che il Manuale rimanga ancora, «il miglior lavoro in un unico
volume sugli aspetti tecnici della crittologia», aggiungendo testualmente: «Sacco è stato perciò
una delle più grandi figure nel panteon della crittologia».
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Pochi riferimenti ai cifrari usati da Austriaci e Italiani sono contenuti nel libro intitolato Systeme
des Chiffrierens di Alfred Figl, principale artefice dei successi crittografici austriaci al fronte
italo - austriaco. Nell’opera, anch’essa di carattere tecnico, Figl elenca vari sistemi di cifratura
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e, nell’ambito dei metodi di sostituzione, accenna brevemente alla Cifra Militare austriaca in-
trattenendosi poi a illustrare le debolezze del Cifrario Militare Tascabile italiano, di cui si tratterà
ampiamente nel seguito. Il libro di Figl, non sembra sia stato tradotto dal tedesco in altre lingue,
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né ha goduto del successo internazionale ottenuto dal Manuale di Sacco.
Un’altra opera manoscritta di Figl, probabilmente del 1924 e non pubblicata, intitolata
“Kryptographischen Erinnerungen” (Memorie Crittografiche), descrive in dettaglio il lavoro svol-
to dall’Autore, in gran parte al fronte italiano, per risolvere cifrari e decrittare dispacci nemici.
Dello scritto originale di Figl esistono soltanto alcune copie, perché l’originale sarebbe stato re-
quisito dai Tedeschi, dopo l’annessione dell’Austria al Terzo Reich, nell’ufficio del suo ex capo
Generale Ronge e inviato a Berlino ove se ne è persa ogni traccia.
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28 Luigi Sacco, Nozioni di crittografia, lezioni tenute al primo corso Informatori, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio
Situazione, Roma, 1925; Generale Luigi Sacco, Manuale di crittografia, Seconda edizione, Roma,1936; la 3° Edizione,
aumentata e aggiornata è del 1947. Una 4 Edizione digitalizzata in PDF e ampliata è stata pubblicata a cura di Paolo
a
Bonavoglia nel 2014. La seconda edizione è tradotta in inglese nel 1938 da Helen F. Gaines (registrata in Kent State Uni-
versity Library, Cryptography Manuscripts, 1915 – 1961), e stampata in edizione riservata dal War Department degli Stati
Uniti nel 1941. La terza edizione del 1947 è tradotta in francese nel 1951, mentre l’edizione in inglese del 1977. pubblicata
da Laguna Hills, Calif. Agean Park Press, riproduce ancora quella della Gaines.Nel seguito si fa sempre riferimento all’e-
dizione italiana del, 1947
29 David Kahn, The Codebreakers – The Story of Secret Writing, Macmillan, New York,1967 (prima edizione); ed. ita-
liana: David Kahn, La guerra dei codici, Mondadori, 1970; Ultima edizione ampliata: D. Kahn,The Codebreakers: The
Comprehensive History of Secret Communication from Ancient Times to the Internet, Scribner, New York, 1996. A quest’ul-
tima edizione si fa riferimento in quanto segue, quando non indicato diversamente.
30 D. Kahn, Interviews with cryptologists, in Cipher Deavours, et alii, Cryptology: Machines, History and Methods, Artech
House, Norwood, 1989, p.36 - 41. Anche Didier Muller nel suo libro del 2011 dal titolo “Les Codes Secrets décryptés»,
afferma: «A mon avis, c’est le meilleur corse de cryptographie de la première moitié du XX siècle».
31 A. Figl, Systeme des Chiffrierens (Wissenschaftliche Veröffentlichungen des Kriminalistischen Laboratoriums der
Polizeidirektion Wien), Moser Bucchandlung, Gratz, 1926. Andrea Figl ha scritto anche un libro intitolato Systeme des
Dechiffrierens la cui pubblicazione sembra sia stata all’epoca vietata.
32 ibidem., p. 77, 85 e Annesso 29.
33 ibidem, p.42 - 56.
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