Page 188 - 8 Settembre 1943-25 aprile 1945 - La Resistenza dei Militari in Italia: un lungo percorso sino alla vittoria finale
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“8 settembre 1943-25 aprile 1945 - La Resistenza dei Militari Italiani: un lungo percorso sino alla vittoria finale”
rando materiale di sanità, di vestiario e di vetto-
vagliamenti, abbandonato dai tedeschi; materiale
poi trasportato al Celio che fu presidiato dalla 8ª
Compagnia di sanità della ‘banda’.
Altri elementi occuparono l’autoparco della Po-
lizia e la Stazione Radio. Altri presidiarono l’ex
Foro Mussolini, impadronendosi di armi e muni-
zioni in dotazione alla PAI e ormai abbandonate.
Molte pattuglie armate furono inviate nelle zone
di Prati, del quartiere Trionfale, di Valle Aurelia,
di ponte Milvio, per disarmare militari di quella
Polizia che si aggiravano senza avere istruzioni
o direttive in merito. I servizi interni di caserma
furono affidati a un tenente colonnello, elemen-
to della ‘banda’, e così fu per il servizio viveri
e approvvigionamenti vari. Le cibarie requisite
e consegnate da attivisti o sottratti ad ex fasci-
sti furono distribuite alla popolazione che aveva
avuto momenti assai difficili al riguardo. In Tra-
stevere furono inviati 50 uomini alla Caserma la
Marmora, sempre per un presidio attento.
Ricevuto l’ordine di smobilitazione la ‘Filippo’
cessò la sua attività e consegnò le armi al Com-
missariato di polizia che rilasciò le relative ricevu-
te, regolarmente depositate al Comando militare.
Alcuni ufficiali trattennero l’arma di ordinanza
presso di sé, avendone avuta regolare autorizza-
Prima pagina della relazione di Nicola Rebecchi. ACCDBSD - Roma zione dal Commissariato di polizia competente.
Subito dopo la smobilitazione, fu creato un Uf-
ficio Stralcio nello stesso palazzo in Prati, nel-
lo stesso appartamento requisito che era stato
di proprietà e in cui aveva abitato il ben noto
criminale fascista Piero Koch . Fu anche creata
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una squadra speciale di polizia per rintracciare e
segnalare alla polizia alleata gli elementi nazifa-
scisti che erano rimasti in clandestinità a Roma,
proprio per effettuare atti di sabotaggio e fare
propaganda ai danni delle forze armate alleate e
dell’Italia libera.
Dai documenti consultati è così tornata alla luce
la storia dettagliata di una ‘banda’ che fu simile a
molte altre e rende bene l’idea di quel che questi
resistenti fecero in una Roma occupata militar-
mente e duramente.
La pagina finale della relazione di Nicola Rebecchi. ACCDBSD - Roma Il colonnello Montezemolo non riuscì a vedere il
successo di quella organizzazione di Resistenza
che aveva fatto nascere, coordinando, ai suoi ordini, per qualche mese i militari italiani che si erano uniti a lui
nella lotta contro l’occupante e il governo illegittimo repubblicano. Il 25 gennaio 1944 fu fermato dalla polizia
26 In Via Cola di Rienzo 212, come dai verbali dell’interrogatorio del criminale fascista presso la questura di Firenze il 16 maggio
1945, in WO 204/11938.
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