Page 137 - La quinta sponda - Una storia dell'occupazione italiana della Croazia. 1941-1943
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Popolazione e nazionalità
delle autorità militari italiane presso gli incaricati croati per l’accertamento e la
sistemazione dei beni appartenenti agli ebrei. Sembra che in particolare le divisioni
Marche e Murge avessero emanato disposizioni in contrasto con l’operato delle
autorità croate, sostenendo che l’eventuale applicazione della legge croata sui beni
dovesse avvenire attraverso il controllo delle autorità militari italiane. Il 3 maggio
1942 infine il governo di Zagabria affida il controllo delle aziende espropriate agli
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ebrei a commissari governativi presso le locali autorità croate: il provvedimento,
che comprendeva anche la “seconda zona”, espropriava beni mobili ed immobili.
Alla cooperativa Napredak era devoluta la competenza di affittare, vendere o li-
quidare le aziende sotto il controllo commissariale (frequenti saranno sui giornali
croati gli elenchi delle aziende liquidate). 106
Il generale Dalmazzo del VI Corpo d’Armata riterrà tuttavia i provvedimenti
di Zagabria “poco consoni” ai postulati del proclama del 7 settembre e nocivi ai
fini della “pacificazione” intentata dagli italiani, auspicando quindi che il governo
croato potesse soprassedere dall’applicare con rigore la legislazione razziale nella
“seconda zona”, anche a beneficio dell’economia della regione, già duramente pro-
vata dal processo di “nazionalizzazione” in corso. Le ditte nazionalizzate, infatti,
assegnate a speculatori incapaci, erano state ridotte in decadenza in breve tempo.
Supersloda nel luglio del 1942 ottiene infine dal governo croato, tramite l’interven-
to del commissario generale amministrativo, la limitazione della “nazionalizzazio-
ne” dei beni degli ebrei della “seconda zona” (decreto legge n. 856 del 9 ottobre
1941) ai soli immobili e alle aziende commerciali, con la sospensione delle requi-
sizioni dei beni mobili d’uso personale. Ai comandi dei corpi d’armata è tuttavia
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105 Ibidem, Stato Indipendente di Croazia, Commissariato Generale Amministrativo presso il
Comando Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia, a Comando Superiore FF.AA. Slovenia-
Dalmazia Sede, prot. n. 12968-1942, oggetto: Legge croata – decreto legge CCXCII – II –
2505 sui beni degli ebrei, f.to il Generale Comandante Giuseppe Amico, Sussa 26 novembre
1942.
106 AUSSME, M-3, b. 69, Comando Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia, Ufficio Affari Ci-
vili, Nazionalizzazione dei beni degli ebrei, Comando VI Corpo d’Armata, Ufficio Affari
Civili, a Comando Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia-Ufficio Affari Civili, n. 2381/AC,
oggetto: Inventario beni degli ebrei, d’ordine il Colonnello Capo di S.M. Carlo Chiusi,
P.M.39, 30 giugno 1942-XX.
107 Ibidem, Comando Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia, Ufficio Affari Civili, oggetto:
Nazionalizzazione dei beni degli ebrei, P.M.10, 3 luglio 1942-XX; id., Comando VI Cor-
po d’Armata, Ufficio Affari Civili, a Comando Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia (2ª
Armata)-Ufficio Affari Civili, n. 2761/A.C., rif. f. 7539/A.C. del 13 luglio 1942-XX, ogget-
to: Ebrei di Mostar, f.to il Generale Comandante del Corpo d’Armata R. Dalmazzo, P.M.39,
22 luglio 1942-XX; id., Comando Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia (2ª Armata), Uffi-
cio Affari Civili, a Comando V, VI e XVIII Corpo d’Armata, 9142/A.C., Nazionalizzazione
dei beni degli ebrei, f.to il Generale di Brigata Capo di Stato Maggiore a.p.a. E. de Blasio,
P.M.10, 25 agosto 1942-XX; id., Comando Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia (2ª Arma-
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