Page 138 - La quinta sponda - Una storia dell'occupazione italiana della Croazia. 1941-1943
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La “quinta sponda “ storia dell’occupazione italiana della Croazia.
disposto di non interferire nel modo più assoluto nelle operazioni delle autorità
croate, non competendo all’autorità militare italiana alcuna ingerenza in merito ai
beni appartenenti agli ebrei. 108
Tali provvedimenti avranno ancora una volta importanti ripercussioni sulla per-
cezione dell’occupazione italiana da parte della popolazione. L’impressione diffu-
sa, soprattutto nella regione di Cirquenizza dove si stabiliranno gli ebrei in custodia
del V Corpo d’Armata, è infatti che gli italiani, “docili vassalli” dei tedeschi, su-
biscano le imposizioni del più potente alleato. Non aiutava inoltre l’atteggiamento
delle locali autorità croate, che sembra attribuissero agli italiani le “odiose misure”
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contro gli ebrei della regione. E in tal senso non aiuterà a smentire tali accuse
neppure la distruzione della sinagoga di Spalato avvenuta a giugno ad opera dei fa-
scisti locali, come rappresaglia contro le azioni sovversive degli “ebrei comunisti”.
All’inizio del 1942 il continuo aumento dei rifugiati giunti nei territori annessi
porterà le autorità italiane a operare la distinzione fra ebrei “residenti” e “rifugiati”
giunti successivamente, differenza che avrebbe permesso l’eventuale allontana-
mento dei secondi e, in via più estesa, di tutti gli “indesiderabili” che non avessero
stabile domicilio nella zona. Si porrà in particolare la questione dei circa millecin-
quecento ebrei presenti a Spalato. Giuseppe Bastianini riteneva necessaria la loro
estromissione dalla Dalmazia italiana a causa delle difficoltà di alimentazione e per
ragioni di ordine pubblico. Il governatore già da maggio aveva dato ordine di re-
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ta), Ufficio Affari Civili, Ebrei della zona litoranea croata della Dalmazia annessa, Ufficio
Affari Civili, a Comando V, VI e XVIII Corpo d’Armata, Beni degli ebrei croati, 13551/
AC, d’ordine il Generale di Brigata Capo di Stato Maggiore G. Primieri, P.M.10, 6 dicembre
1942-XXI.
108 Ibidem, Comando Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia (2ª Armata), Ufficio Affari Civili,
Ebrei della zona litoranea croata della Dalmazia annessa, Ufficio Affari Civili, a Comando
VI Corpo d’Armata, 13616/AC, Beni degli ebrei croati, P.M.10, 8 dicembre 1942-XXI; id.,
Stato Indipendente di Croazia, Commissariato Generale Amministrativo presso il Comando
Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia, a Comando 2ª Armata, broj pov. 17991 1942, ogget-
to: Legge croata – decreto legge CCXCII – II 2505 – sui beni degli Ebrei, f.to per il Com-
missario Generale Amministrativo il Consigliere Superiore Dott. Antonio Gropuzzo, Sussa
22 dicembre 1942-XXI; id., Comando Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia (2ª Armata),
Ufficio Affari Civili, Ebrei della zona litoranea croata della Dalmazia annessa, Ufficio Af-
fari Civili, a Comando VI Corpo d’Armata, Beni degli ebrei croati, 14236/AC, foglio 5940/
AC del 17 corrente, d’ordine il Generale di Brigata Capo di Stato Maggiore G. Primieri,
P.M.10, 27 dicembre 1942-XXI; id., Ufficio Affari Civili, a Comando V, VI, XVIII Corpo
d’Armata, 14436/AC, Beni ebrei, d’ordine il Generale di Brigata a.p.l. Capo di Stato Mag-
giore C. Primieri, P.M.10, 27 dicembre 1942-XXI.
109 Ibidem, a R. Ministero degli Affari Esteri, Gab.A.P.-Ufficio Croazia Roma e p.c. R. Lega-
zione d’Italia Zagabria, Ebrei della 2ª zona, f.to Vittorio Castellani, 18 novembre 1942-
XXI.
110 AUSSME, M-3, b. 69, Il Governatore della Dalmazia, all’Eccellenza Mario Roatta, Coman-
138 Capitolo sesto

