Page 102 - Missione in Siberia - I soldati italiani in Russia 1915-1920
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modo che non influenzassero gli altri. Passato il periodo subito dopo l’ammu-
tinamento, quando la sorveglianza era più serrata, il clima fu poi un poco am-
morbidito. Passarono il tempo fra esercizi in ordine chiuso, lavori di artigianato
e servizi di caserma, sorvegliati con circospezione. Attendessero con pazienza
e niente più colpi di testa.
glI IrredentI sI arruolano
Il 27 giugno Bazzani e Manera, di ritorno da un viaggio a Pechino per incon-
trare l’ambasciatore, trovarono finalmente l’autorizzazione all’arruolamento
degli Irredenti da parte del Ministero della Guerra. Contestualmente, il Ministe-
ro degli Esteri li informava che era costituito un Corpo di Spedizione in Estre-
mo Oriente, il cui nucleo centrale era in viaggio verso Tien-Tsin, e si ordinava
ai due ufficiali di procedere a formare con gli Irredenti dei reparti da affiancarvi.
Il compito di raccogliere le adesioni venne affidato a Bazzani. Per le ragioni
che si sono dette non era un compito privo di difficoltà, dato che il Ministero
accettava la domanda di arruolamento solo a condizione di servire in Estremo
Oriente. Nelle sue memorie lo stesso Bazzani definisce l’opera di convincimen-
to “lunga e difficile”.
Alla fine, esclusi gli uomini troppo logorati dalle privazioni della prigionia,
per i quali venne disposto il rimpatrio immediato, circa 900 irredenti su 2.500
vennero incorporati.
Il 1° agosto, fu comunicato: “Colla data di oggi gli irredenti che hanno appo-
sta la firma per l’arruolamento e ne sono ritenuti abili sono arruolati nel Regio
Esercito Italiano”.
I reparti giurarono il 15 agosto, sulla bandiera portata da Kirsanov. Il Distac-
camento Irredenti assumeva il nome di Regio Corpo di Spedizione in Estremo
Oriente e iniziava i preparativi per la partenza verso la Siberia, destinazione la
città di Krasfojarsk.
La soddisfazione del maggiore Manera fu tuttavia raffreddata da una notizia
inattesa, giunta il 31 agosto. Il piroscafo Roma già in vista della costa cinese
recava a bordo, oltre agli uomini e al materiale anche il nuovo comandante del
Corpo di Spedizione, il tenente colonnello di cavalleria Edoardo Fassini Ca-
mossi.
Il 3 settembre il nuovo comandante sbarcava in Cina e raggiunta Tien-Tsin
riceveva le consegna dal maggiore Manera, assumendo il comando . Il 10 set-
tembre, il piroscafo Roma ripartiva per l’Italia con a bordo 727 irredenti fra i
meno abili al servizio.
capitolo quarto

