Page 178 - Missione in Siberia - I soldati italiani in Russia 1915-1920
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                       è morto ed un altro è stato gravemente ferito. Fra i morti vi sono molti
                       ungheresi prigionieri di guerra. I rimasugli rossi scappano in tutte le di-
                       rezioni non sapendo dove nascondersi e dove fermarsi. Le truppe Russe-
                       Czeche ed Italiane operano oltre ogni aspettativa. Gli attacchi sulla linea
                       ferroviaria sono cessati .”
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                    Il nuovo ciclo operativo cui avrebbero partecipato le compagnie 3ᵃ, 4ᵃ, oltre
                 alla compagnia Mitraglieri e alla Sezione di Artiglieria, aveva per obbiettivo la
                 distruzione delle bande bolsceviche che operavano a nord di Krasnojarsk nella
                 regione di Tesseiev e la definitiva eliminazione di quelle che si trovavano a sud.
                    Il 29 maggio il distaccamento italiano composto dalla 3ᵃ e 4ᵃ compagnia e
                 dalla compagnia Mitraglieri raggiungeva la Sezione di artiglieria sul fronte di
                 operazioni dando il cambio alla 1ᵃ e alla 2ᵃ compagnia. Il giorno successivo le
                 truppe italiane partivano, assieme al I battaglione dell’11° Reggimento Fanteria
                 ceco e a tre squadroni russi del 1° Ussari di Tomsk, per il villaggio di Sosnovka
                 dove avrebbero dovuto attendere l’arrivo dei rinforzi russi del colonnello Roza-
                 nov per poi iniziare le successive operazioni entro la prima settimana di giugno.
                    Il piano di operazioni dovette essere però bruscamente abbandonato. Il 29
                 maggio infatti, un contingente di circa 2.000 bolscevichi era tornato all’attacco
                 attraverso il fiume Mana rioccupando Umbesc, Alekseevka e Kiascoe, nel ten-
                 tativo di aprirsi la strada verso Kansk e così sottrarsi all’accerchiamento fug-
                 gendo proprio verso nord.
                    Il comandante della III Divisione cecoslovacca, tenente colonnello Prahala,
                 decise di attuare il piano previsto senza attendere l’arrivo del colonnello Roza-
                 nov, contrattaccando con le forze disponibili i rossi prima che filtrassero fra le
                 maglie delle sue posizioni. Venne disposta quindi una avanzata verso sud-ovest
                 in tre colonne: quella di destra (maggiore Gaggiotti) composta dal contingente
                 italiano (compagnie 3ᵃ e ᵃ4, compagnia mitraglieri e Sezione di artiglieria) da
                 un battaglione cecoslovacco e da uno squadrone di ussari; quella del centro (ten.
                 col. Petric) formata da un battaglione ceco, uno russo e due squadroni di ussari
                 e l’artiglieria; quella di sinistra (cap. Vassilj) con due battaglioni cecoslovacchi,
                 un reparto di mitraglieri ed uno squadrone di ussari. La colonna italiana avrebbe
                 preso Alexejevka, quella centrale avrebbe investito Kiascoe, quella di sinistra
                 avrebbe aggirato la stessa Kiascoe occupando Alexandrovka lanciando la caval-
                 leria alle spalle delle linee nemiche di Kiascoe .
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                 308  “Bollettino di operazioni della fronte interna dal 15 al 22 maggio 1919”. AUSSME, F­3, B. 271,
                    foglio. 2349.
                 309  “Bollettino del gruppo Alleato a tutto il I Giugno 1919”. AUSSME, F-3, B. 272, f. 6, alleg. 94.


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