Page 225 - Missione in Siberia - I soldati italiani in Russia 1915-1920
P. 225

Epilogo                                223
                   verso i bolscevichi. La proposta trovò favorevole accoglimento da entrambi.
                      I rossi, infatti, erano stati essi stessi sorpresi del repentino crollo di Kol-
                   chack, e non erano in quel momento nelle condizioni di proseguire la campagna
                   a Oriente fino all’occupazione dell’intera Siberia, specie perché oltre Irkutsk te-
                   mevano l’intervento delle divisioni giapponesi, ben altrimenti temibili che non
                   gli scompaginati eserciti bianchi. In Europa inoltre, la guerra si era estesa alla
                   Polonia, dove un neonato governo nazionalista era più che mai deciso a contra-
                   stare l’avanzata del bolscevismo, e stava mettendo in seria difficoltà le armate
                   di Mosca, tanto che lo stesso Tucachevskij era stato trasferito su quel fronte per
                   prendere in mano le operazioni.
                      I giapponesi dal canto proprio accolsero l’idea per ragioni opposte. L’oppo-
                   sizione di Gran Bretagna e Stati Uniti impediva a Tokyo di tramutare l’occu-
                   pazione della Provincia Marittima in un possesso permanente, tuttavia non si
                   voleva neanche consentire al nuovo potere sovietico di affacciarsi sul Pacifico
                   e sulla Manciuria, e la costituzione di uno stato-cuscinetto poteva essere una
                   soluzione possibile .
                                     377
                      La situazione interna del “Centro Politico” di Irkutsk, tuttavia, era talmente
                   caotica e instabile che mentre il presidente del Centro trattava con bolscevichi e
                   giapponesi il futuro dello Stato, all’interno di questo si muovevano già le forze
                   che lo avrebbero disarcionato. Il suo potere era del resto decisamente precario:
                   nelle città lungo la Transiberiana e nella stessa Irkutsk si erano costituiti diversi
                   soviet locali, taluni dominati dai bolscevichi, altri dai social-rivoluzionari, in
                   altre località sopravvivevano invece isole fedeli al decaduto governo dell’Am-
                   miraglio, mentre la steppa circostante continuava ad essere percorsa da bande a
                   cavallo che rispondevano solo ai propri comandanti.
                      Dopo sole due settimane dalla propria costituzione, il Centro Politico venne
                   esautorato dal soviet di Irkutsk, dominato dai social-rivoluzionari di sinistra, il
                   quale assunse tutti i poteri il 20 gennaio 1920 .
                                                             378
                      I primi provvedimenti del nuovo governo furono l’invito alle forze della
                   Repubblica dei Soviet ad assumere il controllo della città e la richiesta ai ceco-
                   slovacchi di arrestare e consegnare Kolchack. Quest’ultimo era in viaggio as-
                   sieme ai reparti della Legione Ceca, i cui rappresentanti avevano a propria volta
                   stabilito un accordo con i bolscevichi che prevedeva l’indisturbata evacuazione
                   in cambio della totale indifferenza alle vicende russe.
                      La richiesta del Centro Politico non incontrò quindi grande opposizione da
                   parte dei cechi, che avevano sempre considerato l’Ammiraglio un tiranno dei

                   377  E. CARR, La rivoluzione bolscevica, cit., p. 345.
                   378  Ibidem.
   220   221   222   223   224   225   226   227   228   229   230