Page 82 - Missione in Siberia - I soldati italiani in Russia 1915-1920
P. 82
80 Missione in siberia
cavano le parole delle Scritture: «È a me che appartiene la vendetta e sono
Io che castigherò» ”.
144
Trockij aveva visto giusto dicendo che la Russia nauseata aveva rigettato la
monarchia e non ci sarebbe stata forza al mondo in grado di ricacciargliela in
gola.
Se non da tutti compianta, la notizia della distruzione della famiglia impe-
riale contribuì però alla decisione da parte di tutte le forze bianche di riunirsi a
parlamento nella città di Ufa, per gettare le basi di una nuova legalità statale al-
ternativa al potere bolscevico, il quale del resto sembrava già vacillare di fronte
all’avanzata dei suoi nemici.
È indicativo della confusione nella quale si svolgevano gli avvenimenti che
il 22 luglio, proprio mentre i cechi cominciavano l’assedio di Kazan, arrivasse a
Mosca una pacifica delegazione commerciale britannica guidata da Sir William
Clark, inviata alcune settimane prima a studiare la possibilità di futuri scambi,
ma giunta proprio nel momento in cui a Londra veniva deciso l’intervento con-
tro i bolscevichi e in Russia la guerra civile divampava più violenta che mai.
Commenterà il solito Lockhart: “Non era questione di astuzia machiavellica
o di volontà di tradimento: era un altro esempio di una divisione di Whitehall
che ignorava quello che stava compiendo un’altra divisione” .
145
In quegli stessi giorni, i diplomatici occidentali trasferitisi a Vologda otten-
nero infine di abbandonare la Russia. Il 25 luglio un treno speciale li trasportò
ad Archangelsk dove una nave li attendeva per ricondurli in Europa. Appena
una settimana dopo cominciò lo sbarco in forze dei contingenti alleati .
146
L’azione arrivò vicina a portare la Russia bolscevica ad una alleanza militare
con la Germania. I bolscevichi chiesero il 18 agosto ai tedeschi l’invio di truppe
sul Mar Bianco per contrastare lo sbarco alleato ad Archangelsk e Murmansk.
L’invito fu declinato dallo Stato Maggiore imperiale dopo lunghe incertezze .
147
L’attenzione dei tedeschi era ora tutta per il fronte francese, dove si giocavano
gli esiti della guerra.
144 ANTON DENISOVIC DENIKIN, La decomposizione dell’Esercito e del Potere, cit. in M.
GREY, J. BOURDIER, Le armate bianche. Russia 1919-1921, p. 180.
145 B. LOCKHART, Memorie, p. 351.
146 W. BRUCE LINCOLN, I bianchi e i rossi, cit., p. 159.
147 P. MELOGRANI, Lenin e il mito della Rivoluzione mondiale, cit., pp. 3940.
capitolo terzo

