Page 137 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
P. 137

128                                                          PAOLO  ALBERINI


                                                                     segue: Appendice 1

                  Dato questo stato di cose, non credono gli Ammiragli, di fronte alla incapacità
             ben nota ad  amministrare e la  mancanza d'ogni sentimento di giustizia e di  misura
             dell'autorità locale ottomana, in qualsiasi modo costituita, che questa possa condurre
             a buon punto la situazione; né d'altra parte, essi si riconoscono competenti a sostituire,
             nel  grave compito, l'amministrazione ottomana.  Come lo  notificavano ai  rispettivi
             governi fin dal marzo scorso, con telegramma identico, gli Ammiragli ritengono più
             che  mai  urgente  per la  Creta  la  designazione  di  un  Governatore  Generale  in
             armonia col nuovo regime e promesso dalle  potenze e sanzionato dal Sultano.
                  Quale esso debba essere, se ottomano suddito di S.M.I. il Sultano, o straniero
             all'impero,  non  risulta  esplicitamente  dal  testo  della  dichiarazione  notificata
             dall'ambasciate alla Sublime Porta il  2 marzo u.s., non emerge dal proclama degli
             Ammiragli in data del susseguente  17 marzo,  né da quello fatto,  per ordine della
             Porta,  dall'autorità  locale  ai  cretesi  il  19  marzo.  Ove  però  si  voglia  analizzare
             anche superficialmente le  circostanze e le  ragioni di  fatto che hanno provocato e
             determinato la  promessa dell'autonomia, ove si  voglia inspirarsi allo spirito della
             concessione, e tener conto delle attuali condizioni del paese, verun dubbio rimane
             che il governatore generale dell'isola debba essere straniero, nominato dalle Potenze
             e confermato dal Sultano.
                 Senza voler entrare nella disamina di fatti troppo noti, senza voler soverchiamente
             soffermarsi sulla dichiarazione contenuta nel testo notificato dalle Ambasciate alla
             Sublime  Porta  il  2  marzo,  che  suona  testualmente:  "Les  réformes  prévues  dans
             l'arrangement du 25  AoCit  1896 ne  répondent plus aux nécessités de  la  situation
             actuelle", (dichiarazione che evidentemente colpisce la disposizione in allora adottata
             di  un governatore generale cristiano suddito del Sultano, gradito dalle  potenze e
             tenuto in carica  per cinque anni  consecutivi),  sta  il  fatto  che nel  proclama  degli
             Ammiragli fatto ai cretesi per ordine delle grandi potenze è contenuto il seguente
             inciso: "Les grandes puissances sont irrévocablement décidées à assurer l'autonomie
             complète de  la  Crète, sous la suzeraineté du Sultano  Mais il est bien entendu que
             les crétois seront complètement libres de tout contrOie de la Porte en ce qui concerne
             leurs affaires intérieures".
                  Ora,  come  mai  le  grandi  potenze  avrebbero  sottoscritto  una  simile  dichia-
             razione  ed  impegnato  il  loro credito presso  una  popolazione  ribelle,  vittima del
             mal governo, degli inganni e delle vessazioni della Porta, se fosse  in loro sussistita,
             pure lontanamente, l'idea della possibilità di un funzionario turco capo del governo
             autonomo della Creta!
                  Quale garanzia offre mai, con ciò, la  Porta, di  non continuare a dirigere ed
             ispirare  la  politica  del  suo  funzionario  in  Creta!  Musulmano  o  cristiano  che
             quest'ultimo sia,  (e  peggio se  cristiano che musulmano di  religione) quale credito
             esso presenta di imparziale amministrazione? Ove troverà egli tanta indipendenza
             di carattere, tanta indifferenza per la  propria posizione da non subire le influenze
             ed il  fascino  che vengono dall'alto, da contrastare agli  ordini sovrani!
   132   133   134   135   136   137   138   139   140   141   142