Page 171 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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            permanentemente e Tanca e i suoi uomini si  installarono nel forte Nord interno,
            assumendo la guardia dell'angolo interno. Adesso bisognava attendere i rinforzi;
            ma intanto, grazie ai suoi marinai, l'Italia cominciava ad apparire in Cina, mentre
            le  altre  potenze vi  si  insediavano ancor più  stabilmente.


            Gli avvenimenti a Tien-tsin
                 Il  15  giugno  i Boxer si  erano  portati  a Tien-tsin, incendiando,  nella notte,
            gran parte della Concessione francese. In città si trovava una guarnigione interna-
            zionale  di  oltre  2.400  uomini  (1.600  dei  quali  erano  soldati  russi  giunti  il  13
            giugno),  compresi  i 22  uomini del  sottotenente di  vascello  Carlotto,  rimasti  là
            dopo la partenza della Colonna Seymour. Non era facile contrastare l'azione dei
            Boxer perché gli europei, pur limitandosi a difendere il perimetro delle Concessioni,
            avevano da presidiare ben otto chilometri di  linea. Il  16 i Boxer ripresero l'attacco
            ed  effettuarono  altre  irruzioni  nella  cinta  difensiva  arrecando  molti  danni;  il
            telefono e il  telegrafo fra Ta-ku e Tien-tsin cessarono di funzionare.  Il  17, come
            conseguenza dell'attacco a Ta-ku,  apparve  l'esercito  imperiale, la  cui  artiglieria
            aprì il  fuoco sul  quartiere delle concessioni, preparando il  terreno al  successivo
            attacco  di  10.000 Boxer.  Gli  occidentali si  erano trincerati  dietro  una  linea  di
            balle di mercanzie, la cui costruzione era stata diretta da un ingegnere americano
            di nome Hewrbert Clark Hoover, che di  lì a trent'anni sarebbe stato Presidente
            degli Stati Uniti  (1928-1933). L'attacco fu  respinto, ma ne  fu  effettuato un altro
            il  18.  In  quell'occasione  Carlotto,  mentre  si  sporgeva  dalle  posizioni  riparate
            per meglio dirigere il  fuoco dei suoi uomini, fu  gravemente ferito  ad una spalla
            e  dovette essere sostituito  nel  comando del  distaccamento  italiano (18 ).  Respinti
            tutti i tentativi, il  20 giugno un civile inglese partì con tre cosacchi diretto a h1-
            ku in cerca di soccorsi e, dopo una cavalcata di  12 ore, la mattina del 21  raggiunse
            il  comando  alleato  e  lo  informò  di  tutto.  La  guarnigione  di  Ta-ku  era  molto
            ridotta e non si sarebbe saputo cosa fare se non fossero appena arrivate la corazzata
            inglese Terrib!e con circa 350 uomini del 2° Roya! Welsh  Fusiliers e di  un distac-
            camento del  Genio  e un  trasporto truppe  russo  con  un migliaio di  soldati.  Già
            la  sera  del  20  i reparti  presenti a  Ta-ku  mossero  verso  la  stazione  di  Tong-ku;
            Tanca  lasciò  nel  forte  due  marinai  a  guardia  della  bandiera(l9).  Verso  le  13.30
            un treno partì da Ta-ku  e alle  14 deragliò  perché  i cinesi avevano sabotato uno
            scambio.  I danni furono  limitati alla  perdita dei  due vagoni di  testa e a due ore
            di  lavoro  di  tutta  la  gente  per  rimettere  in  ordine  la  linea.  Alle  16  il  treno
            ripartì, con circospezione per evitare altri  deragliamenti, e verso le  19 si  fermò
            alla stazione di  Chun liang chung,  a sole  15  miglia  da Tong-ktl,  per percorrere
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