Page 176 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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         LA  PARTECIPAZIONE  ITALlAN.\  ALLA  SI"  DIZIONE  INTERNAZIONALE  CONTRO  I  BOXER  000

         dalla  sconfitta,  il  generale Yii-lu,  comandante  dell'intero  settore,  aveva  riferito
         notizie  solo  parzialmente  esatte  (due  navi  nemiche  danneggiate  a  Ta-ku  e  forse
         messe  fuori  uso;  successi  ottenuti a Tien-tsin,  per la  valorosa condotta dei Boxer
         e la loro collaborazione con le truppe regolari) evitando di  fornire l'informazione
         fondamentale:  che  i Forti  erano stati  catturati  dalle  truppe  internazionali  e  che,
         in prospettiva, la  via della capitale era aperta. Questo ingannevole rapporto ebbe
         una conseguenza disastrosa:  il  Governo imperiale credé di poter facilmente avere
         ragione dei barbari stranieri e dichiarò guerra alle potenze occidentali e al Giappone.
         Nel  frattempo, sulla scorta dell'ultimatum degli  ammiragli, il  19 giugno lo Tsung
         li Yamen aveva già intimato ai  rappresentanti occidentali di lasciare  la città entro
         24  ore per es~wre scortati fino  ai  porti:  i ministri  occidentali avevano protestato
         che  era  impossibile  aderire  alla  richiesta  in  cosÌ  breve  tempo  e  avevano  chiesto
         udienza  per il  mattino  del  20.  Per  tutti  era andato,  in  portantina,  il  Ministro di
         Germania,  balOne  Clemente  Augusto  von  Ketteler,  ma,  lungo  il percorso,  era
         stato ucciso a fUf:ilate da un soldato cinese. Subito dopo, ai diplomatici fu consegnata
         un'altra  nota  del  Governo  imperiale  con  la  quale,  senza  parlare  della  morte
         dell'ambasciatore tedesco, si concedeva una proroga di ventiquattr'ore al  termine
         già fissato per la  loro partenza. Ma alle 16 in  punto, cioè allo scadere del termine
         stabilito dalla prima Nota, le truppe cinesi aprirono il fuoco dando il via ai famosi
         55  giorni  dell'assedio  delle  Legazioni.  Il  20  giugno  1900  al  presidio  militare  si
         unirono 125 volontari civili; tutti gli armati furono posti al comando del capitano
         di  fregata Thotnann von Montalmar, della Marina austro-ungarica, quale ufficiale
         pitl  elevato  in  grado  presente  nel  Quartiere  delle  Legazioni (20).  Abbandonate  le
         Legazioni  belga  e olandese,  perché troppo periferiche;  evacuata quella Austriaca
         dai  propri  difensori, la cerchia difensiva delle Legazioni, cosÌ ridotta, fu  ripartita
         fra  i vari  contingenti.  Agli  italiani  fu  affidata  una delle  due  posizioni  chiave:  lo
         sbocco  orientale  della  strada  delle  Legazioni,  vicino  alla  Legazione  d'Italia;  al
         contingente tedesco fu assegnato lo sbocco orientale della via sotto la gran muraglia
         della  città  e  sulla  muraglia  stessa;  a  settentrione  furono  schierati  gli  austriaci;  i
         francesi, coadiuvati dai giapponesi, avrebbero dato rinforzi nei punti più pericolosi.
         inglesi,  russi  e  americani  proteggevano  il  lato  occidentale,  con  questi  ultimi  in
         posizione analoga a quella dei  tedeschi,  ma sull'altro lato.
              Sulla base delle informazioni giunte da Ta-ku, il 21  il Governo cinese dichiarò
         guerra  alle  Potenze  e  ordinò il  primo attacco  diretto alle  Legazioni.  All'alba  del
         giorno dopo,  Boxer e  soldati  cinesi,  nascosti  nelle  case  addossate alla Legazione
         d'Italia, attaccarono la barricata, eretta dagli italiani, che ostruiva lo sbocco orientale
         della strada, causando il  ferimento di due marinai italiani(2l). Poi i cinesi cercarono
         d'incendiare i materiali  di  legno di  cui  era fatta  la barricata, appiccando il  fuoco
         a una casa vicina. Mentre l'incendio era faticosamente domato, gli italiani sfondarono
         la  porta della  casa e  cominciarono a sparare sui  soldati  cinesi  che l'occupavano;
         ma  arrivò  inaspettatamente  l'ordine  di  ripiegare  verso  la  Legazione  britannica.
         Lordine era stato diramato dal comandante Thomann in  base a una notizia,  non
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