Page 20 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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lO MARIANO GABRIELE
militare in tempo di pace. L'etica dell'obbedienza e l'estraneità dei militari alla po-
litica fanno il resto, così che gli ordini del Governo vengono sempre accolti con
disponibilità totale.
Seguirà, col Fascismo, la fase "Pitl volontà che grazia". Nell'aprile 1943
Mussolini dice ad Yvon de Begnac: "La rivoluzione ha tolto alla monarchia mol-
to più di quanto la monarchia abbia cercato di conferirle in conservatorismo e os-
sequio al potere per grazia divina. Alla volontà della nazione la rivoluzione ha
conferito il primato politico". A parte l'uso discutibile del termine "rivoluzione",
Mussolini dice una cosa vera. Dimenticando che Vittorio Emanuele III, non fir-
mando lo stato d'assedio nel 1922, ha evitato alle squadre un rischioso confron-
to con il presidio di Roma, Mussolini nel 1923 crea la Milizia Volontaria Sicurezza
Nazionale; nel 1925 istituisce alle proprie dirette dipendenze il capo di Stato
Maggiore Generale, che nel 1927 diventerà suo "consulente militare"; ha assun-
to intanto poteri quasi assoluti e proseguirà col Gran Consiglio del Fascismo e col
Primo Maresciallato dell'Impero, in compartecipazione col re. Questi ha sempre
meno spazio, in un Paese nel quale un sottosegretario militare verrà a ripetere in
Parlamento che Mussolini ha sempre ragione. E ben lo si vede subito dalla lati-
tanza del re nell'affare di Corfll, che Mussolini avvia senza ascoltare né gli Esteri,
né la Marina. La missione, anzi le due missioni, poiché prima dell'uccisione del
generale Tellini era prevista anche l'occupazione navale del Dodecaneso, fallisco-
no. Ma nel silenzio del sovrano la lunga consuetudine a riconoscere nell'esecuti-
vo la fonte della catena di comando trova conferma anche in questa occasione, e
così sarà fino al 1939.
L'ultima osservazione probabilmente superflua, concerne la lealtà e l'impe-
gno, portato fino al sacrificio, con cui le Forze Armate, tutte le Forze Armate, agi-
scono durante le missioni. Vi è coraggio, intelligenza, generosità e - quel che non
guasta - umanità. Penso in particolare a certi episodi che forse altri ricorderan-
no: in Mediterraneo, in mar Rosso, nell'America del Sud, in Cina. Ma credo che
di questo nessuno dubiti.