Page 44 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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36 TIBERIO MORO
Tenendo nel debito conto le cose premesse, chi scrive ritiene che nel dare
le istruzioni al Comandante della Principessa Clotilde si debba lasciargli ampia
facoltà di intendersi col Ministro del Re a Yokohama acciocché, d'accordo con
lui, possa deliberare se, nelle circostanze del momento in cui gli giungeranno le
istruzioni, sia o non conveniente che quel R. Legno faccia una lunga assenza dai
porti del Giappone.
Come norma generale di Direzione questo Ministero ritiene che il Comandante
della Principessa Clotilde debba anzitutto avere riguardo agli interessi permanenti
della colonia italiana stabilita al Giappone e poscia occuparsi di quegli altri gravissimi
interessi dipendenti dalle progettate escursioni.
Del resto il Ministero della Marina conosce dalle varie comunicazioni che
ebbero luogo intorno all'oggetto della presente nota, a quali bisogni dovrebbe
corrispondere il territorio da acquistarsi e, quanto ai limiti entro i quali il Comandante
della Principessa Clotilde dovrebbe essere autorizzato ad operare, sia per l'eventuale
occupazione di una località, sia per entrare in trattative con capi indigeni, il Consiglio
dei Ministri dovrebbe da S.E. il Ministro della Marina essere chiamato a deliberare.
A tale riguardo le istruzioni da darsi al Comandante della Principessa Clotilde
potrebbero poi venire concertate, fra i Ministeri della Marina e dell'Estero, dopo
che una deliberazione del Consiglio dei Ministri sia intervenuta".
Al Ministro della Marina non resta che "rilanciare" al Comandante Racchia
le considerazioni degli Esteri, annullando "pel momento le istruzioni che in proposito
gli vennero impartite"(67).
Perviene, nel frattempo, al Ministero della Marina la documentazione relativa
all'incidente della nave "Teresa" (68) che viene trasmesso agli Esteri con la richiesta
"di voler iniziare le pratiche occorrenti con la Cina per meglio regolare l'emigrazione
dei coolies, per quanto ha tratto al loro imbarco sulle navi nazionali". Aggiunge
inoltre il Ministro "di esaminare se non sia il caso per la migliore e definitiva
soluzione del quesito, vietare assolutamente che la bandiera nazionale eseguisca
simile traffico"(69).
Verso la fine di settembre 1869 il Ministro della Marina si rivolge al collega
degli Esterj(70) inviando un riassunto dei rapporti pervenuti dal comandante
della Clotilde
"Con preghiera di aver istruzioni circa il viaggio che deve intraprendere a bordo
della medesima il R. Ministro conte La Tour che sembrerebbe deciso muovere da
Yokohama, coerentemente alle istruzioni ricevute da codesto Ministero, verso i
primi del prossimo novembre cioè finita la stagione bacologica, per i porti della
Cina meridionale onde recarsi poscia a Bang-Kok per lo scambio delle rattifiche del
trattato stato conchiuso fra il Regno del Siam e l'Italia. Il comandante della Clotilde
desidererebbe eseguire la missione ordinatagli, cioè la perlustrazione del vasto gruppo
di isole che si estendono all'est di Borneo e la parte Nord-Est dell'isola medesima
allo scopo di trovare un'isola o territorio atto a fondarvi una colonia penitenziaria.