Page 47 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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LE CAMPAGNE OCEANICIIE DELLA REGIA MARINA 39
Il comandante Racchia continua il suo rapporto proponendo alcune soluzioni
nel caso il De La Tour non potesse recarsi nel Sia m e per la prosecuzione del programma
per la Clotilde, compresa l'esplorazione del Borneo e delle isole adiacenti.
Scrive il comandante Po, già direttore dell'Ufficio Storico della Marina Militare,
in un articolo pubblicato nel 1928(75) che 1'11 agosto 1869, proprio mentre il
comandante Racchia programmava l'attività per la missione, veniva stipulata una
convenzione segreta tra Giovanni Emilio Cerruti ed il Governo "per la ricerca e
l'acquisto di una colonia di deportazione. Il Cerniti si impegnava a trovare entro
quattro mesi una località situata in vicinanza della Nuova Guinea la quale potesse
ricevere e sostenere una popolazione di almeno ventimila abitanti, dotata di clima
salubre, abbondanza di acqua potabile e un porto accessibile a legni della massima
portata. Egli aveva la facoltà di prendere possesso del territorio dopo di averne
ottenuta la cessione dai capi indigeni, e quando gli constasse che con tale acquisto
non fossero lesi i diritti delle altre potenze. Infine la cessione doveva conseguirsi
in guisa da implicare l'abbandono della sovranità in favore dell'Italia. In corrispettivo,
al Cerruti veniva assegnata una somma di centomila lire salvo la resa dei conti, e
senza obbligo di fornirgli alcuna eccedenza di spesa.
Al Cerruti fu dato per compagno il Di Lenna, capitano del Genio, al quale
era specialmente commesso l'incarico degli studi topografici"(76).
Riassumendo quanto scrive Po, il Cerruti riusciva ad ottenere concessioni di
sovranità nel gruppo delle isole Batchiane e delle isole Key e delle Aru, stipulando
convenzioni con i Raja locali, visitando anche alcuni punti della costa della Nuova
Guinea prima di ritornare in ltalia(77).
Contemporaneamente alla "missione Cerruti", anche il comandante Racchia
con la Clotilde iniziava la campagna esplorativa con il programma concordato con
il Ministero. Non era a conoscenza dell'incarico avuto dal Cerruti, ma ne venne a
conoscenza per vie trasversali dalle autorità olandesi, sospettose che inviati dal governo
italiano svolgessero tale attività in possedimenti sotto la tutela dell'Olanda.
l:esplorazione della Clotilde si svolse nella zona settentrionale del Borneo,
con particolare riferimento all'isola di Balambagan, la spiaggia di Ambong, l'isola
di Banguey e l'isola di Gaya, ritenuta il luogo più idoneo per impiantare la colonna.
Le trattative ed i contatti con le autorità locali mettevano in luce precedenti
concessioni di sfruttamento ad un certo cittadino americano J. W Torrey, il quale
non aveva ottemperato al versamento di danaro al Sultano di Bruni.
Contattato il Govenatore inglese (il sultano non poteva cedere territori senza
il nulla osta dell'Inghilterra) questi promise assistenza presso il Governo di Londra,
anche se questo appoggio era inteso per una colonia commerciale e non uno
stabilimento penale, in quanto la prima avrebbe potuto far concorrenza alle
sistemazioni francesi in Cocincina.
Terminata l'esplorazione nell'area del Borneo il comandante Racchia riceve
l'incarico di far ratificare il trattato di commercio e navigazione con il Siam,
operazione a suo tempo prevista a cura del Ministro De La Tour.