Page 49 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
P. 49
LE CAMPAGNE OCEANICI-IE DELLA REGIA MARINA 41
AI comandante Racchia, però, era richiesta ancora una missione diplomatica:
concludere e firmare un trattato di amicizia tra l'Italia e la Birmania.
Dopo uno scambio di cortesia con il Rahja di Johore, ritenuto il più filo
occidentale dei potentati locali, la Clotilde ancorò a Rangoon il 2 febbraio 1871
e, nelle sue vesti di plenipotenziario Racchia partì due giorni dopo per Mandalay(82).
Con l'aiuto dei Missionari cattolici
"II patto preparato dal Comandante Racchia tradotto in birmano, fu presentato
il giorno 23 [febbraio 1871] al primo Ministro e discusso; compilato poi il testo
definitivo con soddisfazione delle due parti contraenti se ne fecero quattro esemplari
ciascuno nelle versioni italiana e birmana; e nel termine di nove giorni, impiegati
per la maggior parte nei lavori di traduzione e di revisione dei testi, e nel disbrigo
delle immancabili formalità, si scambiarono le firme il 3 di marzo alla presenza
di tutti i Ministri birmani "(83).
AI termine dell'attività di rappresentanza la Clotilde diresse per l'Italia, passando
per Suez e arrivando a Brindisi il 21 luglio ed infine a Venezia il 27 luglio1871.
La seconda missione del comandante Racchia nel sud-est asiatico
Cattività politico-diplomatica svolta dal comandante Racchia nel corso della
sua missione, con una campagna di 40 mesi percorrendo oltre 60.000 miglia che
includeva anche l'attività esplorativa nel Borneo, fu degna della massima conside-
razione da parte delle autorità della Marina(84) e del governo.
Rimaneva insoluto, tuttavia, il problema del possedimento oltremare per lo
stabilimento della colonia penitenziaria; al Governo, come noto, erano pervenute
le proposte per l'isola di Gaya, a NW di Borneo e quelle del Cerruti per isole più
a levante.
Come scrive Angelini:
"Pertanto si presentava al Governo italiano del tempo l'occasione di scelta
per tentare un'espansione in zone senza dubbio favorevoli per uno sviluppo marittimo
e commerciale. Ma nonostante l'evidente necessità di prendere urgente decisione
la strada adottata dal Governo fu quella dell'insediamento di una commissione di
studio che iniziò le sue riunioni nel maggio del 1871 e che oltretutto scartò i
progetti per l'Oceania e consigliò, invece di fare gli opportuni passi per l'acquisto
dell'isola di Socotra, per la quale però non si potevano ugualmente ignorare gli
interessi e le mire dell'Inghilterra". ( ... )
"Comunque l'Italia, oltre a dar seguito alla consigliata richiesta per Socotra,
iniziò sotto la spinta dei sostenitori di acquisti territoriali, anche una trattativa
diplomatica a Londra per ottenere il consenso all'insediamento a Borneo ( ... )(85).
( ... ) Il 27 gennaio 1872 il Governo italiano faceva il primo passo presso quello
inglese per la questione dei territori del Borneo ( ... )(86).
Per facilitare i contatti con le autorità inglesi veniva inviato a Londra il
comandante Racchia in quanto a conoscenza delle trattative intraprese a Borneo(87).