Page 52 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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44 TIBERIO MORO
Il 20 di febbraio 1873 l'ing. Giordano, infatti, informava il Ministero degli
Esteri "pare positivo che Banguey sia sotto il protettorato del Sultano di Sooloo
il quale è a sua volta sotto certi rapporti vincolato alla Spagna"(99).
Il console italiano a Singapore, inoltre, informava il Ministero che l'arrivo
del comandante Racchia e delle due unità da guerra italiane "avevano modificato
in senso restrittivo l'intendimento in faccia all'accoglienza poco favorevole dimostrata
dai Governi dell'Inghilterra e dell'Olanda,,(I00).
Il 13 febbraio il Ministero della Marina aveva comunicato al comandante
Racchia: "Parta appena pronto col Governolo Borneo, lasci Vedetta Singapore
aspettare istruzioni spedite posta, non occupi definitivamente né ufficialmente
Banguey limitandosi compiere studi se conveniente fondarvi colonia commerciale
o penale, ritorni Italia, lasciando istruzioni minuziose comandanti"(101).
A sua volta il Ministro degli Esteri Venosta in data 3 marzo 1873 scriveva al
console italiano di Singapore:
"( ... ) Come Ella saprà, gli sguardi nostri da ultimo si erano rivolti su alcune
isole al Nord del Borneo, e su un territorio a Nord-Ovest di quel continente, che
i rapporti del comandante Racchia designavano appropriati allo scopo e che il
sultano di Bruni attuale possessore sarebbe stato disposto a cedere all'Italia; si
sperava inoltre che l'Inghilterra e l'Olanda padrone di altri territori in quelle regioni
non avrebbero fatto opposizione allo stabilimento progettato. Non è mestieri che
io segnali a V.S. come questa ultima circostanza fosse essenziale per noi. Egli è
infatti evidente che, date le condizioni attuali una colonia nascente in paesi cosÌ
lontani ed inospitali non solo non potrebbe solidalmente attecchire a dispetto dei
più importanti vicini, ma neppure quasi il potrebbe senza il loro concorso volenteroso;
il contegno delle Autorità inglese e olandese verso la nuova colonia, l'aiuto più o
meno prontamente prestato in caso di bisogno, il trattamento delle nostre navi
nei loro porti, le provviste di combustibili, sostanze alimentari, attrezzi ecc. per i
coloni sono tutte circostanze in cui il mal volere anche non palese dei vicini Governi
coloniali basterebbe di per sé a crearci gravissimi imbarazzi ( ... ).
In tale stato di cose, il Governo del Re il quale è alieno non solo dal procurarci
alcuni imbarazzi internazionali per questo affare delle colonie, ma desidera invece
procedere in esso d'accordo colle potenze amiche interessate, ritenne che non
convenisse addivenire a nessun atto di natura a pregiudicare la quistione, prima
di aver scambiato in proposito le sue idee colle potenze stesse. Perciò ho spedito
al commendatore Racchia il telegramma che Ella conosce e col quale gli era data
istruzione di far ritorno in Italia, e di inviare il Governolo e la Vedetta verso le
isole del Nord di Borneo in missione di semplice esplorazione"(102) ( ... ).
Siamo ormai agli sgoccioli. Il Racchia in data 17 febbraio 1873 aveva raggua-
gliato dettagliatamente il Ministro della Marina; in una lettera indirizzata alla
moglie scrive, piuttosto rammaricato: