Page 125 - Momenti della vita di guerra - Dai diari e dalle lettere dei caduti
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76    Momenti della vita di guerra

             non potessero essere che i primi di tutta una nuova serie di maggiori e di più atroci?
             Se dovessimo piangere non solo sulla carneficina dei nostri fratelli, ma anche su
             quella dei nostri figli, dei nostri nipoti? .
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             E dopo, nel lungo inverno alpino, insisteva in questo sogno di più ampia giustizia
          fra gli uomini.

               (10 marzo ’17, alla sorella Maria). Fino a ora tutto va per il meglio e c’è da trarne
             proprio i migliori auguri. Manca il sole, che pare non voglia assistere alle stragi che
             coprono di sangue l’Europa; e c’è da dargli torto? Potesse presto risplendere su una
             Patria più grande, e sugli uomini rinsaviti e migliori .
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             Notava in sé qualcosa che lo andava mitigando, un accenno della tenerezza france-
          scana del suo Eugenio.

               (25 febbraio ’17, alla signora Elena Malvezzi Giacosa). Un tempo, quando soste-
             nevo che non si deve vivere che per l’avvenire, che ogni indulgenza a qualsiasi forma
             di sentimento era debolezza, avrei riso, e sonoramente, di queste cose. Ma la vita di
             lotta che mi ha travolto in questi ultimi anni e che, non ostante tutte le amarezze
             e i dolori che mi hanno fatto soffrire, vorrei sempre rivivere in ogni suo momento
             anche più tragico, mi ha tanto trasformato. E pur continuando a tener fisso lo sguar-
             do all’attività futura, sono arrivato anche a capire tutta la bellezza della religione del
             passato, tutta la dolcezza di certi ritorni alla vita che fu e che non potrà più ritornare,
             e che, anzi che indebolire, ritemprano l’animo alle lotte future che si continuano, ciò
             non ostante, a ritenere indispensabili alla propria esistenza .
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             E spera che ancora una volta il sole risplenderà «radioso sulla terra devastata da
          tante rovine, da tanti massacri e da tanta barbarie, e riscalderà, vivificandole, le nuove
          energie che dovranno addossarsi il carico della riparazione e della ricostruzione. E
          fortunati quelli che la potranno vedere» . Ma per sé, egli si mantiene nella posizione
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          del distacco:
               (10 aprile ’17, al giudice Cimino). … uno degli stati d’animo più strani che io
             abbia notato alla fronte è quello per cui ciò che ci rende più cara la vita, una delle
             fonti più grandi di serenità e d’energia, una delle forze più intime e convincenti, è
             più una calma preparazione al distacco dalla vita stessa .
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             Ma mentre il suo animo si levava sempre più in alto alla volontà del sacrificio e
          dell’ardimento notava con angoscia negli altri come un rilassamento, un adagiarsi in
          una ubbidienza passiva, quasi essa fosse completa espressione del dovere. E insisteva
          nell’idea, sua come di suo fratello, d’un dovere che non conosca limite.

               (24 aprile ’17, alla madre). In questi giorni ho avuto delle amarezze… Se le perso-
             ne che, per cultura, preparazione morale, educazione intellettuale, dovrebbero sen-
             tire profondamente il dovere e la bellezza del sacrificio incondizionato per la santa
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