Page 28 - Momenti della vita di guerra - Dai diari e dalle lettere dei caduti
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Cronologia essenziale XXVII
anche personalità di rilievo nazionale quali Giuseppe Prezzolini, Guido De Ruggero, Giu-
seppe Lombardo Radice, Benedetto Croce. A Omodeo è affidato l’incarico di segretario
della Commissione tecnica della Biblioteca.
In questo periodo esce il suo primo saggio sulla rivista «Studi Storici». È la recensione
di uno studio, Saint Just de Susa, del francese Philippe Kieffer comparso sulla Rivista storica
benedettina del 1908 a proposito di un episodio del commercio di false reliquie nel Medio-
evo. Invia a «La Voce» un lungo articolo ispirato al sindacalismo rivoluzionario di George
Sorel, che tuttavia non sarà pubblicato. Si tratta di una dissertazione sulla politica italiana
in cui rivendica «il sacro dovere di creare una lotta politica non solo extra parlamentare […]
ma profondamente rivoluzionaria».
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1911
La frequentazione dei corsi di Gentile all’Università e della Biblioteca filosofica favoriscono la
crescita intellettuale della personalità di Omodeo tanto che in una lettera a Eva Zona, traccia
una sorta di articolato progetto del suo futuro impegno culturale: «Vedo chiaramente la mia
vita […] voglio rivelare, come storico, […] la vita del cristianesimo nei suoi grandi momen-
ti: voglio però abbracciare insieme parecchie attività: voglio studiare il nostro Risorgimento:
acquistar coscienza di tutto il movimento storico che ci ha creati, significa dominare con il
pensiero anche il momento presente: la storia mi condurrà dinanzi ai problemi politici dei
nostri giorni».
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1912
Conseguita a giugno la laurea all’Università di Palermo in Storia Antica con la tesi Gesù e
le origini del cristianesimo, relatore Giovanni Gentile, Adolfo rientra a Catania dove la fa-
miglia si è trasferita per motivi di lavoro. Inizia, sollecitato dal filosofo siciliano, un’attenta
revisione della sua dissertazione in vista di una prossima pubblicazione. In occasione della
guerra di Libia si va anche meglio precisando la sua posizione politica con connotazioni
apertamente critiche nei confronti del governo di Giovanni Giolitti e della Casa Reale. Di
questo periodo è anche il suo esordio come docente d’italiano nella scuola tecnica Giuseppe
Recupero di Catania. Un’esperienza, quella dell’insegnamento, che Omodeo vive come un
gravoso ostacolo per i suoi studi.
1913
È l’anno in cui si va consolidando la sua attività di critico e di storico. Sulla «Rassegna di pe-
dagogia e politica scolastica» di Giuseppe Lombardo Radice esce la recensione del Sommario
di Pedagogia di Giovanni Gentile. Nel maggio inizia la collaborazione con «La Voce» e nello
stesso mese è presentato alla Biblioteca filosofica di Palermo un suo saggio sui problemi della
conoscenza storica Res gestae e Historia rerum. L’editore Principato infine dà alle stampe Gesù
e le origini del Cristianesimo, l’approfondimento della tesi di laurea che Omodeo ha presentato
nel luglio a Napoli sia a Gentile sia a Croce. Nell’ottobre occupa la cattedra di Storia al liceo
privato Mandralisca di Cefalù.
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1914
Il 10 agosto Adolfo Omodeo ed Eva Zona si sposano a Genova, dove risiede la famiglia della
moglie, in una piccola chiesa alla Foce. Due settimane prima la Corte di Vienna ha inviato
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alla Serbia l’ultimatum per l’assassinio dell’arciduca Ferdinando. Nel giro di pochi giorni le
grandi potenze europee intervengono nella crisi austro-serba dando così inizio alla Prima
Guerra Mondiale. Adolfo ha già maturato la propria decisione nel caso anche l’Italia ne sia