Page 60 - Momenti della vita di guerra - Dai diari e dalle lettere dei caduti
P. 60

Il retaggio dei morti  11


               Ma a questo punto però si accorge di aver esagerato alcuni singoli casi, e si corregge:
                 Per fortuna, questi non sono i più, ci sono pure dei giovanotti pieni di vita e di coraggio,
               nei quali domani in faccia al pericolo si può esser certi di trovare dei veri camerati .
                                                                            12

               Ma, nel suo pessimismo, gli sfuggiva ciò che invece risalta ai nostri occhi: il suo ac-
            correre verso la morte che valeva bene l’occultarsi di qualche codardo. Egli qualche mese
            prima aveva scritto sempre alla fidanzata del fratello una lettera che ce lo rappresenta
            vivo nel suo maschio e anche rude carattere:
                 (Verona, 7, II, ’16). … Perché, Emma, sia pure sotto l’impulso dell’immenso do-
               lore, quando parli di lui, del suo supplizio, non sai frenare qualche parola di biasimo
               al suo operato, quasi attribuendo a sua colpa il non aver dato retta ai tuoi angosciosi
               consigli, l’aver pensato troppo tardi a chi tanto l’amava? Credi forse che Fabio nell’atto
               d’arrolarsi non abbia pensato alla sua Emma, alla sua mamma, alla sua famiglia? Mol-
               to, troppo avrà meditato; però il suo ferreo carattere gli ha additato la via da seguire,
               sormontando i più grandi ostacoli. Se tu, Emma, avrai amato nel tuo Fabio molte doti,
               prima fra queste avrai ammirato quella d’essere di carattere forte, d’essere uomo; e ti
               par possibile che Lui, dopo d’essersi dimostrato in tempi placidi sempre radicalmente
               adepto alla Causa Nazionale, dopo aver lottato sempre e con energia per una possibile
               redenzione delle sue terre, avresti desiderato tu che, giunto all’ora della suprema prova,
               avesse ritirato il braccio, avesse rifiutato l’opera sua, non avesse offerto il suo sangue?
               Sarebbe o no stato per lo meno egoista? l’avesse fatto anche per amor tuo! Tu dirai che
               poteva essere più utile alla Patria in altro modo, senza il sacrificio: poteva, però non
               doveva; il suo carattere non lo permetteva. E i tuoi consigli non derivavano in parte
               dall’egoismo per la paura di perderlo? So che con tutto quello che ti sto scrivendo non
               ti convinco, perché, per quasi tutte le donne, la Patria è la famiglia… Il rimproverare
               poi me di essermi arrolato e di voler prendere il posto di Fabio, il ricordarmi la mamma
               mia, è crudele, Emma; però tentare questo tasto sarebbe come ammettere che nelle mie
               vene non scorra lo stesso sangue che pulsava in quelle di mio fratello. 13

               La coerenza che aveva condotto a morte Fabio, egli la sentiva e la descriveva sempli-
            cemente come una necessità fatale, di natura, una forma di egoismo, diceva nella sua
            ingenua filosofia, sí da escludere ogni vanto ed ogni compiacimento di gloria:

                 (Verona, 16, 2, ’17). … Io ti devo confessare una cosa di cui certamente mi condan-
               nerai, e appunto per questo voglio affrontare il tuo giudizio. Avrei potuto tacere. Oggi ho
               fatto domanda di esser mandato in prima linea e nei bombardieri. Il 20 di questo mese
               partirò per Susegana ad assolvere un brevissimo corso di bombarde, e poi andrò al fronte,
               in prima linea. Che vuoi, Emma, il fronte, la prima linea è una cosa che m’ossessiona da
               mesi; là avrò tutti i disagi, sarò ferito, forse troverò la morte, forse resterò mutilato; io ci
               penso a tutte queste cose, eppure son certo che non resterò deluso nelle mie idealità, che
               a te sembrano esagerate e da bambino. Ti ricordi? m’hai fatto tante raccomandazioni, me
               le ha fatte indirettamente la mamma mia ; ma pure, Emma, credilo che quando penso
                                               14
               che mi sarà dato finalmente di poter essere vicino, vicinissimo ai grugni austriaci, quando
               penso che una mia bombarda ne potrà frantumare una decina, credilo, Emma, che non
               posso pensare né alla mamma né al papà, né a nessuno. Chiamalo ossessione, chiamalo
   55   56   57   58   59   60   61   62   63   64   65