Page 79 - Momenti della vita di guerra - Dai diari e dalle lettere dei caduti
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30 Momenti della vita di guerra
1. Eugenio Garrone, p. 42 (da Moncalieri il 13 marzo 1916). Eugenio Garrone, nato a Vercelli il 19 ottobre 1888, si
spense il 7 gennaio 1918, in prigionia, per ferite riportate nella disperata difesa del Col della Berretta il 19 dicembre
1917. In quel combattimento gli cadde a fianco il fratello Giuseppe, Pinotto nel nomignolo familiare, anche lui
ufficiale alpino e volontario di guerra (era nato a Vercelli il 10 novembre 1886). Su questi nuovi fratelli Cairoli delle
truppe alpine cfr. il capitolo V.
2. p. 1.
3. p. 14.
4. Benedetto Soldati, pp. 279-80. Il Soldati, professore in un liceo di Torino s’arruolò volontario, benché appartenesse
a classe anziana (era nato il 24 gennaio 1876) e partecipò attivamente alla guerra. Gli strapazzi di guerra gli fecero
contrarre, nell’assistere il proprio figliuolo, il morbo spagnuolo a cui soggiacque subito dopo la vittoria (Torino, 26
dicembre 1918).
5. Nato a Palermo nel 1894, Manfredi Lanza di Trabia morì per bomba d’aereoplano nemico il 21 agosto 1918. Su di
lui e sul fratello Ignazio (n. nel 1889, m. il 3 novembre 1917) dr. G. Bortone, Onor di Sicilia, Palermo s.a. Il volume
riferisce larghi brani dei diari e delle lettere dei due fratelli. Il passo sopra citato è a p. 107.
6. p. 39 (29 settembre 1915).
7. Ignazio Lanza di Trabia, p. 48. Lo stesso pensiero ritorna in Giuseppe Garrone, p. 95 e in Angelo Cesarini (nato il 21
febbraio 1892, morto il 25 agosto sul Carso). Cfr. All’adorata memoria di A. C., Siena 1917, p. 141.
8. Michele Vaudano (nato a Capaccio, 6 dicembre 1892, morto sul San Michele nel 1915) in Il R. Liceo Tasso di Salerno
e il Convitto Nazionale di Salerno durante la guerra, Salerno 1920, p. 55. (Questa silloge sara indicata con la sigla Lic.
Tas. Sal.).
9. Credo non sia senza significato il fatto che degli epistolari venuti a me fra mani (senza prevenzione alcuna di scelta) il gruppo
più numeroso e il più importante appartiene in gran parte, considerando l’arma o la specialità, ad alpini; considerando
l’origine borghese, a insegnanti e a figli di insegnanti. In questo caso credo che la statistica abbia una certa importanza,
e il trovarsi la scuola a fianco alla più splendida parte del nostro esercito, mostra com’essa effettivamente – anche se non
rumorosamente – assolse il suo compito di custode delle tradizioni patrie.
10. Giovanni Bassi (nato il 19 agosto 1891, morto a Cima Grama del Monte Maio il 20 luglio del 1916), Lic. Tas. Sal.,
p. 78.
11. Roberto Oricchio (nato in Vallo della Lucania il 18 giugno 1894, morto all’ospedale di Rocchette il 23 maggio
1916), in Lic. Tas. Sal., pp. 55-56.
12. Gastone Polidori (nato a Velletri il 10 febbraio 1890, morto sul San Michele il 6 agosto 1916), Versi e lettere,
Viterbo 1919, p. 38.
13. G. Castellini (nato nel 1888, morto di malattia in Francia nel giugno 1918), Lettere, Milano 1921, pp. 48, 159, e
passim. Sulle tradizioni familiari cfr. anche: Il diario di un valoroso Antonio Del Franco, raccolto ed ordinato dal padre
Luigi, Avellino 1919, p. 83. (Il Del Franco, nato in Avellino il 22 settembre 1895, morì a Monte Zebio il 19 giugno
1917).
14. Inedita, comunicatami dalla signora Livia Cottrau vedova Capocci, Arturo Capocci, ufficiale del genio, nato ad
Elena il 15 settembre 1892, morto a Napoli il 20 giugno 1920 di malattia contratta alla fronte. Il fratello Teodoro,
medaglie d’oro (nato a Lioni il 26 marzo 1894), scomparve nei combattimenti di Monte Cengio il 3 giugno 1916.
15. Capitano Carlo Ceretti (nato a Salerno l’11 febbraio 1887, morto sul Carso il 23 maggio 1917), in Lic. Tas. Sal.,
p. 106.
16. Maggiore Leone Bucci (nato a Rigomagno nel 1874, morto a Malga Fossetta il 19 giugno 1916) nella silloge Luce di
scomparsi (L. d. S.), raccolta da Maria Notari Olivotti, I, Siena 1921, pp. 343-44.
17. L. d. S., I, p. 249. Il tenente del genio Severino Giannelli, nato a Siena il 22 marzo 1896, morì a Borgo Valsugana
il 6 aprile 1916.
18. I ricordi e i notevoli scritti dei fratelli Maiorino sono raccolti nell’opuscolo di M. Romano, Nei cieli dell’Ideale.
Manlio e Roberto Maiorino, Isernia 1919. Il brano citato è a p. 8. Manlio Maiorino, nato a Isernia il 17 giugno 1895,
cadeva a Santa Maria di Tolmino il 28 novembre 1915. Roberto Maiorino, nato il 22 gennaio 1894, cadeva il 18
marzo 1916.
19. L. d. S., pp. 467-68. Il Castagna, nato a Cremona il 28 novembre 1896, morì a Vicenza il 13 luglio 1916.
20. Ibid., p. 468.
21. In memoria di Amerigo Rotellini (nato a San Paolo del Brasile il 2 maggio 1894, morto sulla Bainsizza il 26 agosto
1917), Roma 1918, pp. 221-22; 166.
22. Cfr. In memoria dell’avv. Elia Ernesto Begey cit. Il Begey (nato il 1888, ferito al passo della Fargorida, morì il 29 aprile
1916) è un esempio significativo del risveglio cristiano che prese le mosse dal polacco Towianski (1799-1878) il
quale operò lungamente anche a Torino. Sul Towianski cfr. il libro Tancredi Canonico, A. Towianski, Roma 1895,
e quello della signora Maria Bersano Begey (sorella di Elia Ernesto), Vita e pensiero di A Towianski. I Begey son
figli d’un amico e seguace del Towianski.
23. Cfr. per es. tracce di latitudinarismo a p. 69.