Page 48 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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Gli ufficiali dei carabinieri reali (1814-1871)                          XLVII


                 vecchi o nuovi ufficiali?


                 La morte di Carlo Felice, avvenuta il 27 aprile 1831 a Torino, portò al trono del
              Regno di Sardegna Carlo Alberto di Savoia-Carignano. I suoi interventi, soprat-
              tutto sull’Esercito, causarono una grossa trasformazione e non sempre andarono
              a beneficio delle operazioni di guerra che, alla prova dei fatti, non ebbero l’esito
              sperato come la campagna del 1848-1849 dimostrò e che costrinsero il sovrano ad
              abdicare in favore del figlio Vittorio Emanuele. Anche i Carabinieri Reali furono
              interessati da pesanti variazioni nel periodo albertino, con forti riflessi soprattutto
              sull’organizzazione territoriale che fu sensibilmente ridotta.
                 A partire dall’ottobre del 1831 e con la presenza di Pes di Villamarina a capo
              della Segreteria di Guerra e Marina, Carlo Alberto introdusse numerose disposi-
              zioni che modificarono la connotazione dell’esercito, tra le quali si può ricordare la
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              riorganizzazione del servizio dei provinciali . Ma tutte le modifiche che incisero
              sull’ordinamento dell’Armata, ben poco riflesso ebbero sul Corpo al quale furono
              dedicati sin dal 1832 interventi specifici.

              a.   la ristrutturazione territoriale e orGanica
                 Carlo Alberto ricostituì il soppresso Corpo dei Cavalleggeri di Sardegna che
              andò a sostituire le due divisioni dei Carabinieri Reali presenti nell’isola sin dal
              1822 per il mantenimento della sicurezza pubblica . Questo portò come conse-
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              guenza immediata che i due Corpi ebbero una dipendenza diversa e attività comu-
              ni. Tale intervento produsse così anche la soppressione dell’Ispezione non più ne-
              cessaria visto che non c’era neanche bisogno di alcun coordinamento, ma la sem-
              plice gestione del Corpo poteva essere ricondotta al solo Comandante che, però,
              fu elevato al grado di maggiore generale mentre, in sostituzione dell’Ispezione, fu
              istituito un Comando Generale.
                 L’intervento voluto da Carlo Alberto con le Regie Patenti del 9 febbraio 1832
              “colle quali S.M. nel prescrivere alcune modificazioni all’attuale ordinamento del
              corpo de’ carabinieri reali, sopprime l’ispezione generale dell’Arma, non che le
              due divisioni in Sardegna, e dà alcuni provvedimenti relativi alla progressione del
              comando dello stesso corpo”, era rivolto al contenimento dei costi di gestione sen-
              za tuttavia ottenere gli effetti auspicati. Così furono soppresse le due divisioni di
              Sardegna e il personale transitò almeno in parte nel nuovo Corpo dei Cavalleggeri,
              evitando di disperdere il bagaglio di esperienze che era stato accumulato nel corso
              degli anni. Si tenga conto che i Carabinieri di Sardegna, pur dipendenti da un unico
              vertice, costituivano un Corpo separato da quelli degli Stati di terraferma ed erano


              92  p. pieri, Storia Militare del Risorgimento cit., pp. 170-173. Su Emanuele Pes di Villama-
              rina si veda Bianca Montale, Dall’assolutismo alle libertà costituzionali. Emanuele Pes di
              Villamarina (1777-1852), Roma, Istituto per la Storia del Risorgimento, 1973.
              93   Con Regio Viglietto del 3 marzo 1832.
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