Page 49 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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XLVIII RepeRtoRio degli ufficiali dei caRabinieRi Reali 1814 - 1871
sorti in maniera diversa. Ciò anche grazie all’integrazione di una parte dei milita-
ri del Corpo di terraferma che, insieme a quelli provenienti dai disciolti corpi di
polizia ad ordinamento militare già presenti nell’Isola, avevano dato vita a questa
nuova struttura con competenza limitata alla sola Sardegna, all’epoca sottoposta
a governo vicereale. Per quanto riguarda il corpo dei Cavalleggeri di Sardegna
fu istituito con Regio Viglietto del 3 marzo 1832, ordinato secondo il modello di
un’unità di Cavalleria fornita di Stendardo come gli altri Reggimenti; svolgeva con
i suoi 4 squadroni solamente compiti di polizia, ripristinando le tradizioni della
precedente unità che era stata presente sull’Isola ed alla quale erano subentrati i
Carabinieri Reali. Secondo il Brancaccio, i Cavalleggeri di Sardegna furono sciolti
per gravi motivi d’indisciplina sebbene, prima dello scioglimento, si tentò di im-
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mettere in quel Corpo anche ufficiali e personale dei Carabinieri Reali . Per quanto
riguarda gli ufficiali, si può osservare che Luigi Muscas rappresenta la continuità
dell’azione delle forze militari sull’Isola, tanto che iniziò il servizio nel 1797 nei
Dragoni Leggeri di Sardegna per rimanere nel reparto, elevato a Reggimento Ca-
valleggeri di Sardegna nel 1808; successivamente transitò nei Cacciatori Reali di
Sardegna e, da qui, entrò nei Carabinieri Reali per poi passare nel novello Corpo di
Cavalleggeri costituito nel 1832. Come lui, vissero le stesse esperienze Luigi Via-
ris, Luigi Grondona, Giuseppe Castelli, i fratelli Efisio e Raffaele Salazar, Domeni-
co Lenzini, Emilio Benaglia, Nicolò Ceva, Agostino Touffani e Michele Dalziano.
Simone Vaccarezza, invece, proveniva dalla Gendarmeria genovese come Giaco-
mo Cecchi. Giovanni Antonio Leone intraprese servizio nei Carabinieri per essere
poi assorbito dai Cavalleggeri alla costituzione del Corpo, come d’altronde Carlo
Giuseppe Tarditi, Giuseppe Umana, Giuseppe Astore, Gioanni Domenico Cortese,
Giuseppe Cominoli, Michele Marini e Baldassare Agostino Griffa. Per quest’ulti-
mo è particolarmente interessante notare che, dopo aver svolto la propria carriera
sino al grado di maresciallo d’alloggio capo nei Carabinieri, fu nominato sottote-
nente nei Cavalleggeri. Rajmondo Onnis entrò nei Cacciatori Reali e Carlo Sietti
nei Moschettieri per transitare entrambi nei Carabinieri e poi nei Cavalleggeri sar-
di. Tra gli altri ufficiali poi, sembra interessante ricordare Antonio Gavino Campus
che si arruolò come semplice soldato di cavalleria per passare nei Cavalleggeri e
proseguire la propria carriera al suo interno sino a raggiungere il grado di capitano.
Degno di nota il percorso di carriera di Carlo Rosati, proveniente dal ducato di Par-
ma, passato in servizio in Lombardia con il 1848, transitato brevissimamente nei
Carabinieri e poi in fanteria per approdare ai Cavalleggeri dai quali passò dopo un
anno all’incarico di Aiutante di piazza di Lanusei. Tra gli ufficiali che prestarono
servizio presso il Reggimento Cavalleggeri di Sardegna, oltre a numerosi nobili,
si deve segnalare la presenza di Carlo Camillo Romualdo Lovera di Maria, fratel-
94 nicola Brancaccio, L’esercito del vecchio Piemonte, 3 voll., Roma, Stabilimento Tipo-
grafico per l’Amministrazione della Guerra, 1922 – 1925, 2° vol. – Gli ordinamenti - parte
II – dal 1814 al 1859, pp. 457-8.