Page 52 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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Gli ufficiali dei carabinieri reali (1814-1871) LI
vestivano la medesima uniforme e avevano le stesse prerogative previste per i Ca-
rabinieri Reali. L’attenzione fu rivolta comunque a individuare gli ufficiali tra co-
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loro i quali avevano maggiore anzianità nel grado e “minore idoneità al servizio” .
In ogni caso, l’esperimento terminò e i Carabinieri furono presenti capillar-
mente su tutto il territorio del Regno di Sardegna, garantendo una certa uniformità
d’azione anche se vi erano comunque alcune differenze tra quelli di Sardegna e
quelli di “terraferma”. Si trattò sicuramente di un processo lungo e non privo di
ostacoli per il Corpo, ma è chiaro che un ruolo fondamentale fu assolto dai suoi
ufficiali che ne costituivano il primo contatto tra i vertici delle istituzioni politiche,
giudiziarie e militari.
Si potrebbe azzardare, in analogia a quanto affermato da Ghisalberti a proposito
del Consiglio di Stato, come anche le trasformazioni che lentamente si profilarono
in questo periodo e che portarono alla concessione dello Statuto Albertino, rappre-
sentino il “graduale passaggio dalla forma monarchico-amministrativa propria de-
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gli Stati della Restaurazione a quella rappresentativa-statutaria del Quarantotto”
seppure, a giudizio di chi scrive, anche per i Carabinieri Reali come per il Consi-
glio di Stato, “l’oligarchia ministeriale ebbe partita vinta nell’imporre al sovrano
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quel ridimensionamento delle funzioni” .
b. il ruolo del comandante Generale
Un aspetto che merita di essere affrontato con maggiore attenzione è quello dei
vertici del Corpo. Con il passaggio ad altro incarico di Cavassanti, si avvicenda-
rono al comando dei Carabinieri quattro ufficiali con il grado di maggior generale:
quale generale Comandante Generale Luigi Maria Richieri di Monticheri , dal
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3 novembre 1831 al 2 luglio 1835; Michele Taffini d’Acceglio, dal 7 luglio 1835
all’11 dicembre 1847; Fabrizio Lazzari, dall’11 dicembre 1847 al 18 ottobre 1848;
Federico Costanzo Lovera di Maria con la denominazione di generale Comandante
del Corpo, dal 29 settembre 1849 al 15 gennaio 1860. La carriera e le capacità di
Lovera lo portarono a ben altri risultati, infatti era già stato nominato maggior ge-
nerale Comandante in 2° del Corpo per interim dal 18 ottobre 1848 al 29 gennaio
1849, prima di essere Comandante effettivo del Corpo e, inoltre, dal 16 gennaio
1860 prese il titolo di Comandante Generale e poi quello di Presidente del Comi-
tato dell’Arma che tenne sino al 1° luglio 1867, quando chiese di essere posto in
99 r. denicotti, Delle vicende cit., p. [65].
100 carlo ghiSalBerti, Contributi alla storia delle amministrazioni preunitarie, Milano,
Giuffrè Editore, 1963, p. 174.
101 Ivi, p. 179.
102 Per alcune incertezze nella trascrizione del cognome si rinvia al ruolo matricolare, ad
vocem.