Page 56 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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Gli ufficiali dei carabinieri reali (1814-1871)                          LV


              il servizio e all’Istituzione di garantire la progressione di carriera agli ufficiali più
              giovani.


              d.   la Prima Guerra d’indiPendenza tra
                 combattimenti e nuovi inGressi
                 Un avvenimento particolarmente significativo che interessò il Corpo dei Cara-
              binieri Reali durante il periodo albertino fu la carica di Pastrengo (30 aprile 1848)
              dei tre squadroni di guerra della scorta reale nel corso della Prima Guerra d’Indi-
                                                                   109
              pendenza, resa celebre anche dal noto quadro di De Albertis . Si ricorda a questo
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              proposito che, secondo Pagano , per garantire un contingente di oltre 150 unità
              per il servizio di polizia militare presso i due corpi d’armata e una divisione di
              riserva, nonché una scorta di 280 uomini a cavallo a disposizione del sovrano , si
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              rese necessaria la chiusura di 49 stazioni.
                 In tale frangente l’attività dei Carabinieri riguardò una delle sue funzioni prin-
              cipali: la partecipazione alle operazioni belliche principalmente con compiti di po-
              lizia militare o di sicurezza pubblica e privata in generale oltre che del sovrano. La
              presenza attiva dei reparti in linea per azioni di guerra, a parte l’indubbio valore
              dimostrato, fu però un aspetto del tutto occasionale. Minore fu l’impegno dei Cara-
              binieri alla ripresa delle ostilità nel 1849 quando, su disposizione del Comandante
              Generale Federico Lovera di Maria, furono impiegati presso l’Armata Sarda: uno
              squadrone di 100 uomini a cavallo con 5 ufficiali per la scorta al re e per il servizio
              al quartier generale; un reparto di 9 carabinieri, di cui 4 a cavallo e 5 a piedi, agli
              ordini di un maresciallo d’alloggio a cavallo presso un comando di divisione; un
              comando superiore dei carabinieri, composto di un ufficiale superiore e di un uffi-
              ciale subalterno, con alcuni “bassi ufficiali”, per meglio attuare la vigilanza sopra
              tutto il personale destinato presso l’esercito operante; 15 stazioni del corpo, di cui




              109   p. pieri, Storia Militare del Risorgimento cit., p. 211.
              110   Mario pagano, La carica dei Carabinieri a Pastrengo, su “Rassegna dell’Arma dei
              Carabinieri”, anno XVIII, n. 3, maggio – giugno 1970. Anche Ferrari fornisce gli stes-
              si dati, indicando, inoltre l’organizzazione territoriale composta da “comando generale, 7
              divisioni (una per Governatore militare), 15 compagnie, 42 luogotenenze, 14 suddivisio-
              ni, 351 stazioni (226 a piedi, 58 a cavallo e 67 miste)”. g. ferrari, La polizia militare cit.,
              p. 70. Emsley ricorda che “Piedmont was spared significant internal disorder in 1848, but
              Charles Albert’s declaration of war on Austria necessitated the temporary closing of some
              forty-nine Carabinieri posts as 280 men out of an official complement of just over 2,300
              were drafted to the army as three cavalry squadrons”. Cfr. c. Emsley, Gendarmes and the
              State cit., p. 193.
              111   Anche Denicotti annovera 434 Carabinieri Reali impiegati presso l’Esercito mobilitato.
              r. denicotti, Delle vicende cit.,  p. [69]. Il Comando Superiore dei Carabinieri Reali mo-
              bilitati fu affidato “al conte Avogadro di Valdengo”, mentre il Maggiore Generale Lazzari,
              Comandante del Corpo, assolveva anche l’incarico di Aiutante di Campo del re. M. MUrat,
              Il Carabiniere cit., p. 61.
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