Page 59 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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            5. da vittorio emanuele ii all’unità d’italia


               La concessione dello Statuto Albertino (4 marzo 1848), l’ascesa al trono di
            Vittorio Emanuele II dopo la sconfitta di Novara e il governo Cavour furono gli
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            elementi alla base di numerosi interventi legislativi . Secondo Pieri, “il riordina-
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            mento dell’esercito procedeva di pari passo con l’ammodernamento dello Stato”
            in una visione sistemica di adeguamento dello strumento militare alle sfide che, di
            lì a qualche anno, il Regno di Sardegna avrebbe dovuto affrontare anche attraverso
            la nomina di La Marmora a ministro della Guerra.
               Tra i numerosi interventi emerge quello relativo alla soppressione dei Caval-
            leggeri di Sardegna, con la contestuale istituzione del Corpo dei Carabinieri Reali
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            di Sardegna . Questo passaggio è di rilievo, perché permette di comprendere, tra
            l’altro, gli aumenti organici e le nuove necessità alle quali andarono incontro i Ca-
            rabinieri Reali. Per questi il 19 marzo 1852 si provvide a un nuovo intervento sul
            personale con la riduzione di quello a cavallo. La forza, oltre al Maggiore Generale
            – non indicato più come Comandante Generale poiché la carica era stata soppressa
            con R.D. 18 ottobre 1848 – era composta da 1 colonnello, 2 tenenti colonnelli, 4
            maggiori e altri 68 ufficiali nei gradi di capitano, luogotenente e sottotenente. Sul
            totale di 2973 militari di truppa, 635 erano a cavallo e 2338 a piedi (ivi compresi
            gli 80 allievi a piedi e i 15 a cavallo).

            a.   Gli interventi suGli ufficiali nel nuovo corso Politico: le norme
               sull’avanzamento
               L’approvazione delle leggi sullo stato e sull’avanzamento degli ufficiali con-
            sentì di dotare l’organismo militare di regole certe che costituivano un elemento di
            tutela almeno da pressioni esterne, contenendo in parte anche il potere discreziona-
            le del sovrano e assicurando contemporaneamente basi più solide alla professione




            117   Soprattutto “any study of law and order in Italy must therefore examine his achieve-
            ments, especially since during Cavour’s long term as Prime Minister (1852-59, 1860-61)
            liberalism became fully identified with the Italian national cause”, r. B. JenSen, Liberty and
            order cit., p. 14. Per alcuni aspetti riguardanti ad esempio la libertà di stampa caMillo Ben-
            So di caVoUr, Discorsi Parlamentari, Torino, Einaudi, 1942, pp. 84-5.
            118   p. pieri, Storia Militare del Risorgimento cit., p. 568. Il Ministero della Guerra, ricorda
            ancora Pieri, sarebbe stato retto da Alfonso La Marmora dal “1° novembre 1849 per la terza
            volta, e vi sarebbe rimasto, salvo la forzata interruzione nel 1855-56 al comando del corpo
            di spedizione in Crimea, fino al 20 gennaio 1860”. Cfr. ivi, p. 570.
            119   Regio decreto del 21 aprile 1853. In realtà, come spiega molto bene il Denicotti nella
            sua opera, a seguito dell’assimilazione delle amministrazioni comunali e provinciali sarde
            a quelle di terraferma avvenuta con legge 15 aprile 1851, si decise di ripristinare in Sarde-
            gna i Carabinieri Reali, con il compito però limitato alla sola Isola, sopprimendo definitiva-
            mente i Cavalleggeri di Sardegna.
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