Page 64 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
P. 64
Gli ufficiali dei carabinieri reali (1814-1871) LXIII
130
1835” .
Per quanto riguarda Agostino Castelli, nativo di Cagliari e proveniente da nobile
famiglia, diciottenne era in servizio quale guardia del corpo del sovrano. Promosso
sottotenente nel 1821 e poi luogotenente, prestò servizio militare per qualche tem-
po per esserne dispensato a 28 anni. Rientrò in servizio effettivo nel 1831, trenta-
duenne, per passare l’anno dopo nel giovane Corpo dei Cavalleggeri di Sardegna
ove vi rimase sino al 1843 quando, quarantaquattrenne, fu destinato a un incarico
territoriale sull’Isola. Durante la sua permanenza nei Cavalleggeri fu insignito del-
la “Medaglia di Savoja in oro” con Dispaccio Ministeriale del 12 settembre 1840,
“per l’importante spedizione da lui diretta li 15 luglio detto anno nelle montagne
d’Orgosolo, in quale circostanza si distinse con intrepidezza e valore facendo ca-
dere sotto le forze quattro di quei banditi i più famosi, compreso il Salvatore Tuffu
131
che diventato era il terrore di quelle contrade, che nella zuffa rimase ucciso” .
Un altro ufficiale del Corpo ebbe poi particolare fortuna, il generale Antonio
Martino Massidda. Ufficiale proveniente anche lui da una famiglia nobile del sas-
sarese, divenne guardia del corpo del sovrano quindicenne e sottotenente diciot-
tenne; proseguì la carriera militare nei reparti di cavalleria per essere nominato
comandante del Reggimento Cavalleggeri di Sardegna nel 1850, quarantaseienne.
Con lo scioglimento del reparto divenne il comandante del Corpo dei Carabinieri
Reali di Sardegna, all’età di 49 anni, per essere nominato maggiore generale all’età
di 55. Con la riorganizzazione del 1861 e la costituzione del Comitato dell’Arma
ne fu nominato membro. L’anno successivo fu promosso luogotenente generale,
all’età di 58 anni e, nel 1867, sessantatreenne, divenne presidente del Comitato
132
che resse per circa due anni, lasciando poi il servizio attivo . Per quanto riguarda
altri ufficiali che transitarono nei Carabinieri di Sardegna con la costituzione del
130 Motivazione riportata in Luigi Amedeo De Biase (a cura di), Carabinieri contro briganti
e banditi 1814-1934 - Episodi della lotta al brigantaggio tratti dall’archivio del Museo Sto-
rico, Roma, Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, 1995, p. 14. quest’ultimo indica che
fu nominato “Luogotenente in 1° col grado di Capitano aggregato nel Corpo dei CC.RR.
[dal registro degli Ufficiali del Corpo dei Carabinieri Reali di Sardegna] con Commissioni
del 14 Giugno 1836. Già Capitano nelle Milizie Baracellarie di Sardegna”. Passò capita-
no nel Battaglione degli Invalidi di Sardegna a partire dal 1° Aprile 1843. In realtà dovette
svolgere servizio come ufficiale del Corpo dei Cavalleggeri di Sardegna poiché, come già
ricordato, i Carabinieri Reali avevano abbandonato l’Isola già da qualche anno. Stranamen-
te De Biase indica l’ufficiale con il cognome di Berling anziché Berlinguer. Si veda anche
il suo profilo di carriera nel ruolo matricolare degli ufficiali del Corpo dei Cavalleggeri di
Sardegna, ad vocem.
131 Secondo quanto riportato da De Biase, passò nel Corpo con il grado di Luogotenente
in 1° il 16 giugno 1832, fu promosso Capitano il 9 febbraio 1839, passando dal 16 giugno
1843 a svolgere le funzioni di Maggiore di Piazza a Bosa. Cfr. L. A. De Biase (a cura di),
Carabinieri contro cit., p. 18. Anche per Castelli valgono le stesse considerazioni espresse
per Berlinguer.
132 Ruolo matricolare cit., ad vocem.