Page 70 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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Gli ufficiali dei carabinieri reali (1814-1871) LXIX
scialli d’alloggio; 3138 brigadieri e vicebrigadieri; 13078 carabinieri reali e 1012
allievi, per un totale di 18461 militari. Per quanto riguarda i 503 ufficiali, ove il
Presidente del Comitato non era considerato, erano stati previsti 4 maggiori genera-
li membri del Comitato, 1 ufficiale superiore (colonnello, luogotenente colonnello
o maggiore) quale Segretario del Comitato e antesignano dell’attuale Capo di Stato
Maggiore, 2 ufficiali Addetti al comitato (capitano, luogotenente o sottotenente),
14 colonnelli o luogotenenti colonnelli Comandanti di legione, 8 luogotenenti co-
lonnelli Comandanti di divisione (comandi provinciali), 29 maggiori Comandanti
di divisione, 103 capitani Comandanti di compagnia e squadrone, 173 luogote-
nenti Comandanti di luogotenenza e plotone, 79 sottotenenti applicati ai comandi
di legione, divisione e quali Comandanti di plotone, 14 relatori (con il grado di
maggiore o capitano), 14 ufficiali d’amministrazione, 14 ufficiali addetti agli stati
maggiori delle legioni (luogotenenti o sottotenenti), 14 ufficiali pagatori, 1 cappel-
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lano, 2 medici di reggimento, 14 medici di battaglione, 2 veterinari . È evidente
che si trattava di vincere una grande sfida. Innanzitutto si poneva la necessità di
aprire maggiormente i ruoli rispetto al passato, sempre considerando che vi erano
le due fonti di reclutamento: dai marescialli d’alloggio e dai luogotenenti delle
armi dell’Esercito. Poi, vista la complessità del nuovo organismo, era indispensa-
bile dare chiare competenze ai Comandanti delle legioni, quindi colonnelli e luo-
gotenenti colonnelli, i quali avrebbero dovuto vigilare attentamente sul personale
dipendente, ivi compresi gli ufficiali, per verificarne il comportamento e l’adesione
al modello che era stato diffuso in Italia: quello dei Carabinieri Reali del Regno di
Sardegna. Si tenga anche conto che, in parallelo, si rendeva necessario amalgama-
re il personale di tanti Corpi distinti i quali, nonostante fossero stati istituiti sotto
la direzione di ufficiali e sottufficiali sardo-piemontesi, erano comunque costituiti
dai nuovi sudditi del Regno d’Italia provenienti sia dai disciolti corpi militari di
polizia preunitari, sia da un recentissimo arruolamento, sia ancora dagli ufficiali e
dai militari dell’Esercito o da vecchi sottufficiali in possesso dei requisiti richiesti,
sia, infine, dai nuovi reclutamenti di giovani volontari dei nuovi territori. Basti con-
siderare, a mero titolo esemplificativo, le variegate precedenti esperienze sotto le
armi dei neo-arruolati per comprendere le difficoltà del riassetto, senza dimenticare
che per di più tali difficoltà emergevano in un periodo di particolare attenzione e di
rilevante impegno per il servizio di ordine e sicurezza pubblica. Da queste conside-
razioni emerge facilmente il notevole peso che le varie provenienze degli ufficiali
ebbero nella crescita strutturale e organizzativa della rinnovata Istituzione.
b. i Primi anni del reGno nella costruzione dello stato unitario
Il Regio decreto 24 gennaio 1861 “relativo alla riorganizzazione del Corpo
143 Si veda la situazione della forza dell’Arma dei Carabinieri Reali di cui allo specchio 2
“Tabella numerica graduale dei Carabinieri Reali” allegato al Regio decreto 24 gennaio
1861.