Page 71 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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            dei Reali Carabinieri”  conteneva  anche disposizioni inerenti  al reclutamento  e
            all’avanzamento del personale. Il reclutamento, come già accennato, continuava
            ad essere aperto anche ai marescialli d’alloggio, tanto che l’articolo 61 precisava
            che l’avanzamento nel nuovo ruolo sarebbe stato fatto tenendo conto “della tota-
            lità dell’Arma si del continente, che delle isole”; ciò poiché vi era la necessità di
            avere personale affidabile che avesse svolto almeno un periodo minimo all’inter-
            no di essa e potesse garantire l’ottimale assolvimento dei compiti previsti per un
            ufficiale. In tal modo si sarebbe dovuta superare la precedente distinzione tra le
            promozioni che avvenivano in Sardegna e quelle nella restante parte del Regno.
            La situazione contingente, evidentemente, consentì una più veloce progressione di
            carriera di numerosi marescialli d’alloggio e più in generale di sottufficiali, visto
            che erano frequenti le promozioni per meriti dimostrati durante il servizio. A titolo
            esemplificativo, per quanto riguarda l’Esercito si possono ricordare due sergenti:
            Augusto Bétrix e Amilcare Antoldi, in forza al 2° e al 10° reggimento fanteria che
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            furono nominati sottotenenti nei rispettivi reggimenti . Per quanto riguarda poi i
            Carabinieri, si deve precisare che, in realtà e a differenza rispetto all’Esercito, le
            promozioni da maresciallo d’alloggio a sottotenente furono sempre particolarmen-
            te numerose. Anche in questo caso si possono fare alcuni esempi come i marescialli
            d’alloggio Alessandro Rossi, Giuseppe Porraz, Paolo Giuseppe Suffo, Carlo Giu-
            seppe Bardezzono, Matteo Beltrami, Carlo Francesco Ferrero e Carlo Mannarini,
            tutti promossi con Regio decreto del 13 marzo 1860, o i marescialli d’alloggio
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            Pietro Stroppa e Giuseppe Rossi promossi con R.d. del 27 settembre successivo .
               Appare utile fornire un quadro esemplificativo ma efficace dei profili di carrie-
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            ra . Rossi, spezzino, si arruolò ventunenne quale allievo carabiniere a cavallo ar-
            rivando alla promozione a maresciallo d’alloggio nel 1854, a 40 anni. Sottotenente
            nel 1860, luogotenente nel 1861, si congedò nel 1868, all’età di 54 anni. Stesso
            discorso vale per Porraz, proveniente dalla Savoia, che seguì il medesimo profilo
            di carriera per congedarsi nel 1864, all’età di 49 anni. Suffo, nato in provincia di
            Cuneo nel 1820, si arruolò nell’Esercito all’età di 21 anni, diventando Carabiniere
            all’età di 25. Promosso sottotenente fu incaricato di compiti amministrativi, giun-
            gendo sino al grado di capitano nel 1866, all’età di 46 anni. Bardezzono, nato a
            Cuorgné nel 1821, entrò nei Carabinieri come allievo ancora diciannovenne nel
            1840. Maresciallo d’alloggio nel 1855, sottotenente nel 1860, all’età di 39 anni,
            luogotenente l’anno dopo, fu promosso capitano nel 1866, a 45 anni di età, dopo


            144  Giornale Militare Ufficiale 1860, Supplemento e Bollettini, pp. 73-4. La nomina avven-
            ne per determinazioni ministeriali approvate dal sovrano nelle udienze del 13 e del 17 mar-
            zo 1860.
            145  Giornale Militare Ufficiale 1860, Bollettino delle nomine, promozioni ed altre variazioni
            accorse negli uffiziali dell’armata di terra e di mare nonché delle amministrazioni militare
            e marittima, Torino, Fratelli Fodratti, rispettivamente pp. 71 e 262. Si veda anche f. Stefa-
            ni, la storia cit., pp. 149-151.
            146  Ruolo matricolare cit., ad vocem.
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