Page 157 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Controguerriglia e Controllo del territorio
attaccare lungo la pedegebelica, rafforzando la sua ala destra con la divisione
tenuta in seconda schiera per far fronte al temuto tentativo di aggiramento, il
XX Corpo d’Armata si apriva la via su Azizia e Tripoli impegnando frontalmente
lo schieramento avversario con due divisioni, 59 e 61 , avvolgendolo sul fianco
a
a
destro con il gruppo coloniale e sul rovescio con la divisione aerotrasportata,
utilizzando nel contempo la 60 Divisione Sabratha per dare solidità all’ala destra.
a
L’aviazione azzurra non fu in grado di interferire con l’operazione di aviosbarco
perché le sue formazioni da bombardamento e da assalto erano impegnate a
sostenere l’azione dell’ala sinistra del XXI Corpo d’Armata e quelle da caccia
erano state attirate verso Tripoli da un’incursione a scopo diversivo. L’intervento
perfettamente riuscito della divisione aerotrasportata nel momento più critico
della battaglia e nel punto decisivo segnò la fine delle manovre che si conclusero
formalmente il mattino del 24 maggio, quando il re Vittorio Emanuele III passò
in rassegna le truppe nella zona a est di Bir el-Ghnem.
I 200 paracadutisti del Reggimento Fanti dell’Aria si lanciano sulla piana di Bir el-Ghnem il 23 maggio
1938. (Fototeca Stato Maggiore Aeronautica)
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