Page 223 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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La Difesa DeL sahara Libico (1940-1943)


            la limitata autonomia o per la tipologia di armamento di S.79, Ju.87 e CR.42,
            rilanciava la richiesta all’alleato germanico di un gruppo di Me.110. Con questi
            potenti bimotori sarebbe stato infatti possibile sottoporre le forze britanniche e
            francesi a un continuo martellamento già durante la fase di avvicinamento per
            stroncarne la spinta offensiva, a tutto vantaggio della difesa non solo del Fezzan
            ma anche, in prospettiva, della Tripolitania.
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               Il Comando  Supremo  girò  la  richiesta allo  Stato Maggiore della Regia
            Aeronautica,  già interessato in proposito da Ajmone Cat, ma bastarono pochi
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            giorni a far svanire ogni illusione. L’Ufficio di Collegamento della Luftwaffe
            escluse la possibilità che il X Corpo Aereo potesse privarsi di un reparto di
            Me.110, data la molteplicità dei compiti ai quali questi bimotori dovevano far
            fronte nello scacchiere nord-africano e in quello mediterraneo. L’incursione su
            Cufra del 4 marzo a opera di una coppia di Me.110 non avrebbe quindi avuto
            seguito. Del resto gli accordi tra Regia Aeronautica e Luftwaffe prevedevano
            l’intervento di forze aeree tedesche solo in campo aeronavale e lungo la fascia
            costiera. Non restavano che soluzioni di ripiego, come i CR.42 muniti di travetti
            portabombe alari, 11 dei quali già inviati in Libia, e i trimotori S.81, una macchina
            che, a eccezione di un gruppo operante nell’Egeo, era stata ormai ritirata dal
            servizio di prima linea e destinata alle scuole di specialità.
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               Alle necessità del Sahara Libico era quindi necessario far fronte con i mezzi
            nazionali, alcuni dei quali peraltro promettevano di offrire un buon rendimento
            se correttamente impiegati. Era questo il caso dei Ghibli, perfettamente idonei a
            garantire il controllo del territorio mediante sistematiche ricognizioni sulle piste
            e sui posti d’acqua, soprattutto se integrati da mezzi con una maggiore capacità
            offensiva da impiegare nel caso che l’avversario si presentasse in forze o qualora
            la situazione interna degenerasse in aperta ribellione. A tal scopo Superaereo
            raccomandava di organizzare il dispositivo aeronautico del Sahara schierando
            i  Ghibli sui  campi avanzati, con  compiti  di  ricognizione e  sorveglianza,  e
            concentrando a Hon i CR.42 e gli S.81 come riserva di manovra da proiettare là
            dove richiesto. In ogni caso una qualunque ipotesi di schieramento non poteva



            56   Comando Superiore Forze Armate Africa Settentrionale, Stato Maggiore, telegramma allo
               Stato Maggiore Generale n. 01/2408 Op. del 6 marzo 1941, AUSSME, Rep. I-4, b. 16, f. 1,
               Avvenimenti nel Sahara Libico. Potenziamento difesa aerea.
            57   Comando Supremo, Stato Maggiore Generale, Mezzi aerei per l’organizzazione militare del Sahara
               Libico, n. 7207 Op. del 12 marzo 1941, AUSSME, Rep. I-4, b. 16, f. 1, Avvenimenti nel Sahara
               Libico. Potenziamento difesa aerea.
            58   Stato Maggiore Regia Aeronautica (Superaereo),  Mezzi aerei per l’organizzazione militare del
               Sahara Libico, n. 1B/4859 del 14 marzo 1941, AUSSME, Rep. I-4, b. 16, f. 1, Avvenimenti
               nel Sahara Libico. Potenziamento difesa aerea. Al momento erano disponibili presso le ditte
               riparatrici 6 S.81, dei quali 4 già destinati all’Egeo.


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