Page 290 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
P. 290

Scenari Sahariani – Libia 1919-1943 “La via itaLiana aLLa guerra neL deserto”


            verificare la situazione lungo il previsto percorso di avvicinamento all’obiettivo.
            Era però troppo tardi per alterare i piani e al crepuscolo la colonna del LRDG si
            diresse a nord per imboccare poi la strada litoranea, procedendo con i fari accesi
            in modo da non destare allarme.
               Per questa via arrivò all’aeroporto, cogliendone di sorpresa il dispositivo di
            difesa che era sì in allerta, ma organizzato per far fronte ad attacchi portati da
            sabotatori a piedi provenienti da sud. Gli incursori poterono così distruggere 16
            velivoli e danneggiarne altri 7, come precisano le fonti italiane correggendo al
            ribasso il numero di 32 indicato nei documenti britannici. Al riguardo il rapporto
                          a
            inviato dalla 5  Squadra Aerea allo Stato Maggiore della Regia Aeronautica il
            15 settembre precisava che l’attacco si era sviluppato tra l’1:45 e le 2:20, che le
            camionette entrate dalla Via Balbia avevano sparato con le armi di bordo contro
            i velivoli decentrati ai margini del campo, contro automezzi in sosta e contro la
            palazzina ufficiali, e che erano stati distrutti 7 Cant.Z 1007bis, 6 Ca.311, 1 S.79,
            1 Ca.309 Ghibli e 1 Fieseler Storch tedesco, oltre a un automezzo con rimorchio
            carico di 52 fusti di benzina e una ambulanza, mentre avevano riportato danni
            riparabili presso la SRAM locale 2 Cant.Z 1007bis, 3 Ca.311, 1 Ca.312, 1 Ro.63.
                                                                                    159
            Tra  il personale dell’aeroporto, che sorpreso dall’irruzione degli  attaccanti
            e intimorito dalla loro potenza di fuoco aveva opposto una scarsa resistenza,
            si ebbero 2 morti e 6 feriti. È comunque indubbio che, sia pure con qualche
            valida attenuante, il dispositivo di difesa si era dimostrato del tutto inadeguato,
            e questo non solo per le modalità con cui era stato portato l’attacco, ma anche
            per un atteggiamento mentale “da retrovia”, per certi versi analogo a quello
            che diciotto mesi prima aveva compromesso la difesa di Cufra. Al riguardo la
            relazione dell’inchiesta subito condotta dal comandante del Settore Aeronautico
            Centrale, colonnello Augusto Bacchiani,  fu addirittura impietosa,  e avrebbe
            portato a provvedimenti disciplinari nei confronti del comandante del campo e
            dell’ufficiale di ispezione. Pur evidenziando infatti che l’attacco era stato portato
            con modalità inattese e da una direzione imprevista, Bacchiani non potè non
            rimarcare che la condotta dei responsabili e in genere del personale era stata
            piuttosto passiva, e che di più, nonostante il fattore sorpresa e la differenza di
            armamento, si sarebbe potuto fare:
                     Certo  che  l’organizzazione  difensiva nel  suo  complesso,  così  come  era
                  costituita, anche con carri armati, non poteva dare la garanzia sicura di successo
                  contro mezzi tanto potentemente armati, ma una migliore difesa ci poteva essere.


                a
            159   5  Squadra Aerea,  Comando Tattico  Libia,  Relazione  attività 14/9,  telegramma  per
               SUPERAEREO del 15 settembre 1942, AUSSMA. I trimotori Cant.Z 1007bis appartenevano
               al 35°  Stormo Bombardamento  Terrestre  (B.T.),  i Ca.311,  il Ca.312  e  il Ro.63  alla 131
                                                                                      a
                                                                             a
               Squadriglia del 66° Gruppo Osservazione Aerea (O.A.), il trimotore S.79 alla 174  Squadriglia
               Ricognizione Strategica Terrestre (R.S.T.).
                                                288
   285   286   287   288   289   290   291   292   293   294   295