Page 292 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Scenari Sahariani – Libia 1919-1943 “La via itaLiana aLLa guerra neL deserto”
armate di moschetto e bombe a mano, e coppie di sentinelle presso i velivoli
decentrati. La mobilità e la potenza di fuoco degli attaccanti erano certamente
superiori, ma a mancare, come sottolineato da Bacchiani, fu soprattutto la
determinazione.
Ancora una volta gli incursori ebbero i problemi maggiori nella fase di
disimpegno: poco prima dell’alba un’imboscata costrinse gli uomini del LRDG
ad abbandonare due dei loro veicoli, altri tre furono distrutti, e durante il giorno
una serie di attacchi aerei ne distrusse o danneggiò diversi altri. Il già citato
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documento della 5 Squadra Aerea riporta che tra le 08:05 e le 18:50 furono
a
impegnati nella caccia agli automezzi del LRDG 22 CR.42 e un Ca.311, e
nell’indicare in 5 il numero di quelli immobilizzati con principio di incendio
sottostima le perdite inflitte all’avversario. Alla fine, infatti, solo un autocarro
Chevrolet della pattuglia “T1”, il Te Anau II, sarebbe riuscito a rientrare a Cufra
con a bordo i feriti, ma per loro fortuna molti degli altri membri del commando
di Easonsmith rimasti a piedi sarebbero stati recuperati nel deserto dalle pattuglie
del LRDG. Le perdite complessive delle due pattuglie del LRDG furono di 6
morti, 14 feriti e 6 dispersi.
Protagonista degli attacchi aerei che complicarono di molto il ripiegamento
del SAS da Bengasi e del LRDG da Barce fu il 47° Gruppo del 15° Stormo,
dislocato con i suoi CR.42 versione A.S. sul campo di Bengasi K.1. Come risulta
da una relazione firmata dal comandante di stormo, tenente colonnello Pilota
Raffaele Colacicchi, nella mattinata del 14 settembre una delle sue due squadriglie,
a
la 53 , con 16 velivoli efficienti, «rintracciava, inseguiva e mitragliava il nucleo di
camionette che aveva tentato l’attacco contro Bengasi», mentre l’altra, la 54 ,
a
che poteva schierare 22 CR.42, inseguiva le camionette che avevano attaccato
Barce. I ripetuti attacchi protrattisi per l’intera giornata avevano distrutto
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o immobilizzato una quarantina di veicoli, numero coerente con i rapporti
britannici, ma la forte dotazione di armi automatiche delle camionette si era
a
fatta sentire: il CR.42 del sergente Ettore Mura della 54 era stato abbattuto, con
la morte del sottufficiale, un altro pilota, il sergente Emilio Cleva, era rientrato
ferito e diversi velivoli erano stati colpiti senza serie conseguenze.
161 J. W. GORDON, Dietro le linee di Rommel op. cit, p. 207-209; Diario Storico del Comando Supremo,
Vol. VIII, Tomo I, Parte Prima, USSME, p. 140.
162 15° Stormo Assalto, Ufficio Operazioni, Relazione critica sull’addestramento, sull’impiego, ecc.
relativa mese di Settembre, AV1136-5 del 28 ottobre 1942, AUSSMA. Il numero dei velivoli
utilizzati dalle due squadriglie è tratto dal già citato rapporto della 5 Squadra Aerea in data
a
15 settembre 1942, che riporta anche l’impiego di un Ca.311 della 131 Squadriglia O.A.
a
contro gli incursori di Barce, e di 6 Macchi MC.200 del 150° Gruppo C.T. e un Ca.311 della
a
a
87 Squadriglia O.A., dal campo di Bengasi K.3, a est di Bengasi insieme ai CR.42 della 53
Squadriglia.
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