Page 49 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Controguerriglia e Controllo del territorio
Un’incursione su Tarhuna nel maggio del 1922 in un’immagine scattata da un Caproni Ca.3.
(Luigi Biagini, op. cit.)
il presidio poteva anche essere stabilito a ridosso del confine tra la zona occupata
e quella di interesse, ma sempre in una zona già popolata perché importante era
dare agli abitanti la sensazione che questa presenza ne migliorasse le condizioni
di vita, in termini non solo di sicurezza ma anche economici. Questa goccia
d’olio doveva poi espandersi realizzando una penetrazione pacifica favorita dalla
percezione dei vantaggi che il venirne assorbiti poteva assicurare. La costruzione
di strade era da sempre un mezzo di penetrazione, come avevano insegnato
i Romani, e, a seguire, l’amministrazione militare doveva sviluppare una serie
di interventi infrastrutturali e mettere in atto misure economiche – come
l’introduzione di nuove tecniche agricole – al fine di attirare le popolazioni locali,
inizialmente spinte solo dall’interesse, per riuscire poi nel tempo a fidelizzarle.
Il passaggio dal momento dell’azione militare a quello dell’azione politico-
economica era tutt’altro che semplice, e Lyautey si rendeva conto che il gestirlo
richiedeva capacità particolari: «Non mi interessa quell’ufficiale che sa prendere
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