Page 53 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Controguerriglia e Controllo del territorio
Picchetto di ascari eritrei. I reparti eritrei ebbero un ruolo di primo piano nelle operazioni in Libia.
(AUSSMA)
patto che questi facessero parte di una organizzazione del territorio studiata per
aumentare la dinamica delle operazioni. Come dimostrava anche l’esperienza
francese, i fortini dovevano essere concepiti come perni di manovra sui quali
appoggiare l’azione delle colonne, che per essere efficaci dovevano essere
alleggerite di tutto quanto non fosse indispensabile per il combattimento. Le
operazioni nella Sirtica e nell’area di Misurata avrebbero permesso a Mezzetti
di sviluppare proprio questo concetto nel suo già citato libro di memorie, che
per molti versi costituisce un vero e proprio manuale per la controinsurrezione
in regioni desertiche e predesertiche. Partendo dal presupposto che soprattutto
nelle colonie le operazioni dovevano avere carattere spiccatamente offensivo, e
che il limitarsi alla difensiva era pericolosissimo, il controllo del territorio doveva
essere ottenuto attraverso l’azione di colonne mobili. Una colonna non poteva
però dirsi davvero mobile se la si appesantiva con il convoglio dei rifornimenti,
ma per farne a meno le colonne dovevano potersi muovere su un territorio
logisticamente organizzato, la cui organizzazione doveva procedere di pari passo
con la conquista. In questo contesto rientravano il tracciamento di piste idonee
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