Page 69 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Controguerriglia e Controllo del territorio
senza peraltro con questo demolire il mito dell’Air Control, ancora vivo ai giorni
nostri.
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Anche la Francia e la Spagna fecero ricorso al potere aereo per mantenere
o ristabilire il controllo delle loro colonie e con soluzioni che non erano certo
più rispettose della vita e delle proprietà delle popolazioni. Nel mandato della
Siria, la Francia dovette fronteggiare la stessa situazione che si presentò alla
Gran Bretagna in Iraq, e nel 1924, per stroncare una rivolta dai forti connotati
nazionalistici, il generale Maxime Weygand adottò una linea d’azione che aveva
molto in comune con quella della RAF, ordinando ai suoi bombardieri leggeri
Breguet 14 di attaccare non solo i gruppi di armati ma anche i villaggi, per
costringere la popolazione all’obbedienza. Quando però, nel 1925, la rivolta dei
drusi portò una nuova e più grave minaccia al governo del mandato, fu necessario
l’invio di 30.000 uomini di rinforzo, con il ricorso a forme più convenzionali
di lotta. L’aviazione fu impiegata soprattutto in compiti di ricognizione e di
supporto aereo ravvicinato, giocando comunque un ruolo molto importante nel
domare la ribellione entro il 1927.
Le operazioni aeree ebbero un andamento analogo in Marocco, dove a partire
dal 1923 le forze agli ordini del maresciallo Louis Lyautey furono impegnate
in un duro confronto con le tribù guerriere del Rif guidate da Abd el-Krim. I
combattimenti si fecero ancora più intensi nel 1925, quando i ribelli passarono
all’offensiva. Le truppe francesi ebbero il costante sostegno della loro aviazione,
impiegata non solo per colpire le posizioni degli avversari, come pure i villaggi
e i campi coltivati, ma anche per rifornire i reparti isolati ed evacuare i feriti,
due missioni di vitale importanza nel difficile terreno del Rif. Era una guerra
di tipo convenzionale ma combattuta senza esclusione di colpi, e tale fu anche
per le forze spagnole, che nel 1921 avevano subito ad Annual un grave rovescio.
L’offensiva finale che nel 1926 pose fine alla lotta di Abd el-Krim fu uno sforzo
combinato, con gli spagnoli che penetravano metodicamente nel Rif muovendo
dalla testa di ponte stabilita ad Alhucemas nel settembre del 1925 e i francesi che
avanzavano da sud, chiudendo in una morsa il massiccio montuoso. Sia l’aviazione
francese che quella spagnola appoggiarono le forze di terra con una costante e
continua azione di bombardamento, che vide quella spagnola utilizzare anche
bombe caricate con aggressivi chimici, soprattutto iprite, per sloggiare gli insorti
dalle loro posizioni trincerate e spargere il caos tra gli abitanti dei villaggi. Uno
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studio della campagna del Marocco fu pubblicato nel 1928 dalla Revue Militaire
66 J. S. CORUM, The Myth of Air Control. Reassessing the History, in «Aerospace Power Journal»,
Winter 2000.
67 J. S. CORUM, W. R. JOHNSON, Airpower in small wars. Fighting insurgents and terrorists,
University Press of Kansas, 2003, p. 66-77.
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