Page 80 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Scenari Sahariani – Libia 1919-1943 “La via itaLiana aLLa guerra neL deserto”
altre tre componenti del Regio Corpo Truppe Coloniali della Tripolitania. Delle
tre colonne che si addentrarono nella regione occupandone una dopo l’altra
le oasi, disperdendo e mettendo in fuga i ribelli guidati da Salem en Nebi,
Mohammed ben Hassen e dai fratelli Sef-en-Nasser, la colonna dello Sciueref,
comandata dal duca delle Puglie, era composta da due raggruppamenti sahariani,
ciascuno su due gruppi sahariani e una batteria e una sezione di artiglieria, con
al seguito una carovana di 700 cammelli con due mesi di viveri e 17 giornate di
acqua, la colonna orientale, agli ordini del colonnello Cubeddu, comprendeva
il XVII Battaglione Eritreo Misto, una squadriglia autoblindomitragliatrici e
un autogruppo di manovra, con 286 autocarri, la colonna di Derg, del tenente
colonnello Moramarco, contava su un gruppo sahariano, un nucleo meharisti,
una sezione di artiglieria cammellata. Se ai sahariani spettava il compito
principale di ingaggiare e sconfiggere i ribelli, le forze motorizzate della colonna
orientale avevano come obiettivo la costituzione di una base di manovra a Brach,
occupata il 5 dicembre dalla colonna del duca delle Puglie, e di concorrere poi al
rastrellamento del territorio. Sahariani, autoblindo e fanteria indigena autocarrata
erano le tre componenti che dominavano lo scenario operativo nelle regioni
predesertiche e desertiche.
L’autoblindo Ansaldo Lancia 1ZM fu efficacemente impiegata in Libia, soprattutto nelle fasi finali
delle operazioni in Cirenaica. (g.c. Filippo Cappellano)
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