Page 83 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Controguerriglia e Controllo del territorio
Nella sua prefazione alla relazione sulle operazioni nel Fezzan, Pietro
Badoglio, all’epoca governatore unico della Tripolitania e della Cirenaica,
sottolineò l’importanza dei reparti sahariani ai fini di un totale controllo del
territorio, potendo spingersi sin nei più remoti angoli della regione, come avevano
recentemente dimostrato nel corso di quella campagna. Nella sua visione, che
evidentemente non considerava ancora tutte le grandi potenzialità dei moderni
autoveicoli, i gruppi sahariani erano destinati a essere i veri dominatori del
deserto, sempre che ne venissero mantenute le caratteristiche di fanteria montata
con larga autonomia logistica. Queste infatti ne facevano lo strumento ideale
per il controllo del territorio e per quelle operazioni di polizia coloniale che
dovevano sempre essere
spinte fino all’estremo limite senza lasciare nessuna situazione non
perfettamente definita, perché da una situazione comunque incerta nascono quasi
sempre conseguenze assai gravi. Il paese non si può dire sicuramente pacificato
finché una sola particella di esso possa sfuggire al controllo nostro effettivo. 82
I due raggruppamenti sahariani impiegati nel 1929 nel Fezzan furono oggetto
di uno specifico addestramento d’insieme che, oltre «a stabilire la fisonomia
tattica della nuova unità allora allora costituita», intesa quale reparto di fanteria
montata «capace di muovere ed operare nel deserto nelle migliori condizioni sia
nel tempo che nello spazio», ne finalizzava l’azione con l’inseguimento «accanito,
rabbioso e condotto a fondo, il solo adatto a conseguire risultati positivi sullo
speciale nemico da combattere», e perfezionava le procedure per i collegamenti,
elemento essenziale per la condotta coordinata delle operazioni:
Si addestrarono truppe ed aerei al collegamento fra comando e reparti e fra
colonne e colonne, e fu distribuita un’apposita istruzione, con annesso un codice
di segnalazioni per il collegamento con gli aerei. Fu costituita ed istruita, presso
ogni reparto e comando, una squadra speciale per segnalazioni a terra. 83
Alla metà degli anni Venti, se il dromedario aveva un ruolo importante nelle
operazioni che si sviluppavano sempre più in profondità nel Sahara, un ruolo
altrettanto significativo cominciarono ad avere gli autoveicoli, sia in campo
logistico che in campo tattico. La meccanica era ancora quella degli automezzi
utilizzati durante la Grande Guerra, ma già durante quel conflitto era apparso
evidente che il mezzo ruotato aveva una sua importante ragion d’essere anche
al di fuori della fascia costiera. Tra il 1915 e il 1917 negli scontri con i senussi a
cavallo dell’ancora indefinito confine tra Egitto e Libia, le forze britanniche si
erano imposte con relativa facilità all’avversario sfruttando la mobilità e la velocità
garantita dal velivolo e dall’automobile. Sulle pianure steppose della Marmarica
82 Comando R.C.T.C. della Tripolitania, Stato Maggiore, L’occupazione del Fezzan, Tripoli,
Tipografia del R.C.T.C. della Tripolitania, giugno 1930.
83 P.C., Colle ali d’Italia alla riconquista del Fezzan, in «Rivista Aeronautica», 1/1931, p. 70-118.
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