Page 88 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Scenari Sahariani – Libia 1919-1943 “La via itaLiana aLLa guerra neL deserto”
uomini (sottufficiale mitragliere capocarro, conduttore, due mitraglieri), le Ford
T, con un equipaggio di tre uomini, montavano una mitragliatrice Schwarzlose.
Nell’agosto dello stesso anno la squadriglia fu sdoppiata dando vita a una 2a
Squadriglia equipaggiata con le nove Lancia e l’autoblindo Lanchester, che andò
a
a costituire con la 1 il Gruppo autoblindomitragliatrici, agli ordini del maggiore
Orlando Lorenzini. Il personale, tutto nazionale, proveniva dai Cacciatori
d’Africa, specialità della fanteria costituita da volontari a lunga ferma reclutati
per il servizio in colonia. Per le operazioni nel Fezzan del 1929 alla squadriglia
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autoblindomitragliatrici fu assicurata una qualche autonomia operativa
mettendola in grado di agire anche isolatamente con l’aggiunta di autocarri
armati di due mitragliatrici, montate su affusto a candeliere, e di un reparto di
100 fucilieri, anch’essi trasportati su autocarri, di una stazione radio autoportata
e di un’autoambulanza. L’organico risultò così costituito da un comando,
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due sezioni autoblindomitragliatrici, ciascuna con 3 autoblindo e 2 autocarri
armati, un reparto fucilieri, uno scaglione rifornimenti, una sezione autoblindo
di riserva, un’autoambulanza e una stazione radio, con una combinazione di
mezzi ruotati da combattimento e di fanteria autoportata che prefigurava le più
avanzate soluzioni per la fanteria motorizzata.
89 I 5 battaglioni della specialità Cacciatori d’Africa, dal 1924 concentrati in Cirenaica, furono
sciolti tra il 1926 e il 1928, lasciando solo le squadriglie autoblindomitragliatrici.
90 P.C., Colle ali d’Italia alla riconquista del Fezzan, in «Rivista Aeronautica», 1/1931, p. 70-118.
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