Page 20 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 20
20 Uomini della marina 1861-1946
ALESSIO ALBERTO ALFANO IGNAZIO
Ammiraglio di squadra, me- Generale ispettore del Corpo
daglia di bronzo al valore milita- del genio navale, commendatore
re, grande ufficiale della Corona dell’ordine della Corona d’Ita-
d’Italia, commendatore dell’or- lia, ufficiale dell’ordine dei santi
dine dei santi Maurizio e Lazza- Maurizio e Lazzaro, grande uffi-
ro. Idrografo e cultore di scienze ciale dell’ordine della Repubbli-
matematiche e nautiche, docente ca Italiana. Capo di corpo. Pro-
universitario. gettista navale.
Nato a Schio (Vicenza) il 19 Nacque a Palermo il 29 giugno
novembre 1872, entrò nell’Ac- del 1892 e si laureò nel dicembre
cademia Navale di Livorno nel del 1915 in ingegneria meccanica
1893, uscendone guardiamarina nel 1895. presso la locale università. Arruo-
Prese parte negli anni 1898 e 1899 alla campagna idrogra- lato nell’Esercito e inviato al fronte, nell’agosto del 1916 fu
fica della nave Staffetta sulle coste orientali dell’Africa, me- nominato sottotenente di complemento di artiglieria.
ritando la lode del Consiglio superiore di Marina. Nel 1902, Entrato successivamente per concorso nell’Accademia Na-
tenente di vascello, si laureò in matematica presso l’università vale di Livorno, fu nominato nel dicembre del 1916 tenente nel
di Genova; negli anni 1903-1904 fu encomiato per il profitto Corpo del genio navale e quindi inviato alla Scuola superiore
conseguito negli studi speciali da lui compiuti nell’università navale di Genova per completarvi gli studi, conseguendo nel
di Padova, presso la quale nel 1909 conseguì l’abilitazione alla maggio del 1918 la laurea in ingegneria navale e meccanica.
docenza di geodesia teoretica. Nel grado di capitano prestò servizio negli arsenali di Na-
Nel 1911 ricevette un altro elogio ministeriale per la vali- poli e di Pola sino al 1923, imbarcando in seguito sulla coraz-
da cooperazione data ai lavori della commissione incaricata di zata Dante Alighieri. Promosso maggiore nel 1925 e tenente
redigere i nuovi programmi d’insegnamento per la formazione colonnello nel 1931, fu destinato all’Ufficio tecnico del genio
degli ufficiali di stato maggiore e di macchina. navale di Trieste per un decennio (1925-1935), durante il quale
Partecipò negli anni 1911-1912 alla guerra italo turca al sorvegliò e diresse importanti lavori eseguiti nei cantieri navali
comando di siluranti, e dal 1913 al 1914 fu comandante in 2 di Monfalcone, quali il rimodernamento della corazzata Giulio
a
della spedizione scientifica De Filippi sull’Himalaya e sul Ka- Cesare, l’inizio della costruzione della nuova nave da battaglia
rakorum. Vittorio Veneto, la costruzione dell’incrociatore Muzio Atten-
Promosso capitano di corvetta nel 1914 e capitano di frega- dolo e di numerosi sommergibili (classi “Fratelli Bandiera”,
ta per scelta eccezionale nel 1916, partecipò alla prima guerra “Squalo”, “Argonauta”, “Sirena”, “Glauco” e “Perla”). Fu
mondiale, durante la quale ebbe il comando del cacciatorpedi- anche inviato più volte in Germania e in Cecoslovacchia per
niere Rosolino Pilo e dell’incrociatore ausiliario Città di Ca- sorvegliare lavori in corso per conto della Marina.
tania, meritando la medaglia di bronzo al valore militare per Fu poi destinato a Roma in due riprese, tra il 1935 e il 1940,
l’ardimento, la risolutezza e l’abilità profuse nel compimento al Comitato progetti navi, collaborando con il maggiore ge-
delle missioni. nerale del genio navale Umberto Pugliese (vds.) alla proget-
tazione degli incrociatori leggeri di nuova generazione classe
Docente di geodesia teoretica all’università di Padova ne-
gli anni 1919-1922, quindi direttore dell’Istituto idrografico di “Capitani romani”; fu quindi direttore delle costruzioni navali
all’arsenale della Spezia e successivamente dell’Ufficio tec-
Genova dal 1922 al 1924; comandante da capitano di vascello nico di Genova (1940-1941). Maggiore generale, ritornò a
degli incrociatori corazzati San Marco, San Giorgio e dell’e- Roma, distaccato alla Direzione generale della Marina mer-
sploratore Libia dal 1924 al 1926. cantile fino all’armistizio dell’8 settembre del 1943, venendo
Da contrammiraglio nel 1927 fu comandante militare ma- in seguito dispensato dal servizio dal governo della R.S.I.
rittimo della Sardegna e della piazza marittima della Mad- Dopo la liberazione, rientrato in servizio col grado di te-
dalena, quindi direttore dell’Ispettorato tecnico della Marina nente generale, fu a Roma direttore generale delle costruzioni
mercantile; ammiraglio di divisione nel 1928, dall’ottobre del navali e meccaniche, incarico che mantenne fino al gennaio del
a
1929 al luglio 1931 comandò la 4 Divisione navale, venendo 1948; successivamente promosso generale ispettore, fu mem-
quindi messo a disposizione del ministero delle Comunicazio- bro del Consiglio superiore di Marina fino al dicembre 1955,
ni fino al maggio dell’anno successivo, quando fu chiamato rivestendo anche la carica di capo di Corpo. Nel giugno del
a far parte del Consiglio superiore dell’Educazione nazionale 1957 fu collocato in ausiliaria.
fino al mese di novembre. Nello stesso mese lasciò il servizio Si spense il 22 novembre 1983 a Roma.
attivo. Svolse un ruolo importante nella ricostruzione della linea
Promosso ammiraglio di squadra nella posizione di ausilia- delle unità navali nel dopoguerra, in particolare nel recupero,
ria nel 1935, si spense a Crespano del Grappa (Treviso) il 12 ricostruzione e trasformazione negli anni Cinquanta di due ex
settembre del 1944. incrociatori leggeri della classe “Capitani romani” (Pompeo
Magno e Giulio Germanico) in moderni cacciatorpediniere di
squadra (San Giorgio e San Marco).