Page 21 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               ALFANO VINCENZO
                  Maggiore generale medico del
               Corpo  sanitario  militare  maritti-
               mo, medaglia di bronzo al valore
               militare (tre concessioni), ufficia-
               le  dell’ordine  della  Corona  d’I-
               talia,  commendatore dell’ordine
               della Repubblica Italiana.
                  Nato a Napoli il 1° genna-
               io 1892, durante la prima guerra
               mondiale prestò servizio nell’Esercito in qualità di aspirante
               ufficiale medico. Conseguita nel 1919 la laurea in medicina, fu
               nominato nel 1922, a seguito di concorso, tenente medico del
               Corpo sanitario militare marittimo. Dapprima imbarcato sulla
               nave scuola Amerigo Vespucci, sulla corazzata Dante Alighieri
               e sulla cisterna Urano, da capitano fu destinato al servizio di   Il capitano di vascello Giovanni Aliprandi (a sinistra nella
               emigrazione a bordo di numerosi piroscafi; promosso al gra-  foto) con l’ammiraglio di squadra Arturo Riccardi seguito dal
               do di maggiore, imbarcò nel 1932-1933 sull’incrociatore Zara   contrammiraglio Ubaldo degli Uberti. Roma, 10 giugno 1942.
               con l’incarico di capo servizio sanitario e quindi, nel 1935 se-  (Fototeca USMM, Collezione Aldo Fraccaroli)
               guì, diplomandosi, un corso di specializzazione in psichiatria
               presso l’Università di Roma. Dopo un breve periodo al coman-  croce di guerra al valore militare e poi la medaglia d’argento
               do Marina di Tobruch, nel 1936 fu destinato all’ospedale mili-  al valore militare per il comportamento dimostrato in azione.
               tare marittimo di Venezia e, promosso tenente colonnello, ebbe   Nel 1920, dopo un periodo di imbarco sul cacciatorpedi-
                                                                                                         a
                                                   a
               l’incarico di capo servizio sanitario della 1  Squadra navale.   niere Ardente nella carica di ufficiale in 2 e nella destinazione
                  Durante il secondo conflitto mondiale assunse la direzio-  a Pola presso il comando in capo, fu nel biennio successivo al
               ne dell’ospedale di guerra di San Giorgio Ionico (Taranto), e   ministero presso la direzione del personale. Nel 1923-1924 fu
               nel 1942 imbarcò quale direttore sanitario sulle navi ospedale   al Gabinetto del ministro e quindi in comando nel 1924-1925
               Città di Trapani e, all’affondamento di questa, sul Principessa   di torpediniere. Fu poi destinato nel grado di capitano di cor-
               Giovanna; per il suo comportamento, in occasione dell’affon-  vetta all’ufficio del capo di stato maggiore della Marina.
               damento e di attacchi aerei, improntato sempre a sprezzo del   In  comando  dei  cacciatorpediniere  Nembo ed  Euro nel
                                                                       biennio 1929-1930, promosso capitano di fregata nel 1931, fu
               pericolo a favore del personale di bordo, gli furono concesse
                                                                       al ministero fino al 1933, per poi imbarcare sull’incrociatore
               tre medaglie di bronzo al valore militare.
                                                                                                                     a
                                                                       Bartolomeo Colleoni con l’incarico di comandante in 2 ; capo
                  Fu quindi direttore dell’ospedale di guerra di Francavilla
                                                                       squadriglia  della  Scuola  di  comando  navale  e  comandante
               Fontana (Brindisi), dell’infermeria autonoma della base nava-
               le di Taranto e poi, nel grado di colonnello, direttore di sanità   dell’esploratore Leone e di unità della classe “Navigatori” nel
               della base della Maddalena e direttore dell’ospedale militare   1935-1936, fu successivamente nel grado di capitano di va-
               marittimo di Brindisi. Destinato al ministero, direzione centrale   scello destinato al ministero, dove fu colto dall’entrata in guer-
               della sanità militare marittima, fu promosso maggiore generale   ra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940).
               nel 1952; collocato in ausiliaria nel 1955, prestò servizio con   Capo di Gabinetto del sottosegretario di Stato per la Ma-
               successivi richiami fino al novembre del 1962.          rina, permase in tale incarico per l’intero periodo della guerra
                  Venne a mancare il 16 febbraio del 1966 a Roma.      fino alla proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943.
                  Fu autore di numerosi lavori scientifici pubblicati sulla ri-  In tale importante carica ebbe modo di operare con la piena
               vista Annali di medicina navale.                        fiducia dei più alti esponenti della Forza Armata, dando piena
                                                                       esecuzione alle direttive emanate nel corso della guerra. Per la
                                                                       sua professionalità e soprattutto per l’approfondita conoscenza
                                                                       di retroscena ed evoluzione dei fatti nei difficili frangenti del
               ALIPRANDI GIOVANNI
                                                                       periodo armistiziale, fu lasciato dall’ammiraglio de Courten
                  Ammiraglio di squadra, medaglia d’argento al valore mili-  (vds.),  ministro  della  Marina,  a  Roma,  occupata  dalle  forze
               tare, croce di guerra al valore militare, croce al merito di guer-  germaniche; ebbe così modo di garantire la continuità dell’o-
               ra, grande ufficiale dell’ordine della Corona d’Italia, cavaliere   pera del Gabinetto per circa una settimana, destreggiandosi fra
               dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro.               le pressioni e le richieste delle autorità tedesche. Rimase in
                  Nato a Lungro (Cosenza) il 3 aprile 1893, entrò nel 1912   territorio occupato non prestando collaborazione.
               all’Accademia Navale di Livorno, conseguendo nel 1914 la   Presentatosi al centro raccolta a Roma nel giugno del 1944,
               nomina a guardiamarina. Dopo i primi imbarchi, nel corso del-  alla liberazione della città da parte delle forze alleate, fu a di-
               la prima guerra mondiale, nel 1916, sottotenente di vascello, fu   sposizione fino al dicembre del 1946, quando fu collocato in
               destinato alla difesa militare marittima di Grado, nel 1917 alla   ausiliaria e promosso contrammiraglio. Ammiraglio di divisio-
               difesa di Monfalcone e nel 1918, tenente di vascello, al Rag-  ne nel 1954 e ammiraglio di squadra nel 1969.
               gruppamento artiglieria della Marina, nei cui ranghi meritò la   Morì a Roma il 26 agosto del 1974.
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