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26 Uomini della marina 1861-1946
ANGELINO FRANCESCO tano di fregata e nel 1860, a quarant’anni, contrammiraglio per
decreto dittatoriale di Garibaldi. Sotto il governo dittatoriale
Primo capitano (r.o.) C.R.E.,
medaglia d’oro al valore militare, fu nel 1860 comandante generale della Marina in Sicilia e, per
poco meno di un mese, ministro della Marina garibaldina. Il
medaglia d’argento al valore mili- grado di contrammiraglio gli fu confermato dalla Regia Ma-
tare. rina, pur venendo immesso nei ruoli dopo tre anni di attesa.
Nato a Siracusa il 5 marzo 1893,
ivi deceduto all’età di 97 anni, il 7 Ebbe il comando della Divisione navale del Sud America negli
anni 1867-1868. Fu collocato a riposo nel novembre del 1885.
agosto 1990. Meritò nel corso del- Deputato per due legislature del Parlamento italiano.
la prima guerra mondiale la prima Durante il breve periodo nel quale resse la carica di mini-
decorazione, la medaglia d’argento stro della Marina sotto Garibaldi, il contrammiraglio Anguis-
al valore militare per il suo deter- sola pose mano al suo riordino: istituì un reggimento di “Fan-
minante operato teso ad affondare teria di Marina”, formò un Corpo amministrativo e un Corpo
un’ostruzione nemica nel Canale di delle segreterie militari della Marina e pubblicò un Regola-
Fasana per agevolare il passaggio dei M.A.S., contribuendo mento organico della maestranza di Marina.
così alla riuscita dell’azione. Decorato con la massima ono- Morì a Napoli il 16 maggio 1901.
rificenza al valore militare per il tentativo di forzamento del L’ammiraglio Anguissola fu causa non ultima della disgre-
porto di Pola la notte sul 14 maggio 1918 con il mezzo speciale gazione della Marina borbonica alla quale apparteneva. Di
Grillo, nonostante fosse gravemente ferito; dopo aver subito ceppo emiliano trapiantato a Napoli e fervente assertore dell’u-
l’amputazione di un braccio, stando richiuso in una cella nella nità d’Italia, non esitò a trasferire la fregata a ruote borbonica
fortezza di Pola, fu internato in un campo di concentramento in Veloce, posta al suo comando, alla Marina garibaldina, nei cui
Boemia, dove rimase fino alla conclusione del conflitto. Rim- ranghi venne ribattezzata Tukery. Le conseguenze di tale atto
patriato, fu promosso 2° capo nocchiere per meriti di guerra, ebbero un rilevante impatto sul morale e sulla disciplina della
conseguendo poi, nel ruolo d’onore, le altre promozioni. Marina borbonica, che cessò di esistere come forza armata.
A suo nome è stata dedicata la caserma ubicata nel com-
prensorio logistico di Punta Cugno (Augusta).
ANNOVAZZI GIUSEPPE
ANGUISSOLA AMILCARE Viceammiraglio, cavaliere
di gran croce dell’ordine della
Contrammiraglio, ufficiale e
cavaliere dell’ordine militare di Corona d’Italia, grande ufficiale
dell’ordine dei santi Maurizio e
Savoia. Deputato al Parlamento. Lazzaro.
Nato a Napoli il 25 febbraio
Nato a Cassine (Alessandria)
1820 da una nobile famiglia di mi- il 28 novembre 1846, fu ammesso
litari (padre vice ammiraglio e fra- alla Scuola di Marina di Genova
tello generale), entrò a tredici anni nel 1863, conseguendo la nomina
nella Scuola di Marina della città a guardiamarina nel 1865. Prese
partenopea, uscendone nel 1837 parte alla campagna di guerra in
col grado di guardiamarina della Adriatico del 1866, culminata nella battaglia di Lissa del lu-
Marina borbonica; nel 1859 capi-
La fregata a ruote Veloce
della Marina borbonica, che il
comandante Anguissola trasferì
alla Marina garibaldina e nei cui
ranghi assunse il nome Tukery.