Page 261 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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marina nel 1929. Da tenente di vascello, nel 1937 prese parte
alle operazioni militari in Spagna, imbarcato sull’incrociatore
Alberto di Giussano. All’entrata dell’Italia nel secondo con-
flitto mondiale (10 giugno 1940), era in comando della tor-
pediniera Giuseppe Sirtori, che lasciò nel successivo mese di
ottobre per assumere il comando della torpediniera Clio. Con
tale unità, la sera del 7 gennaio 1941, di scorta a un convoglio
diretto a Bengasi, avvistò in acque costiere un sommergibile in
affioramento, e con decisa quanto tempestiva manovra diresse
per lo speronamento, che avvenne pochi istanti dopo con esi-
to letale per il battello. Si trattava del sommergibile francese
Narval, unica unità che non aveva accettato l’armistizio con le
Potenze dell’Asse e che operava da Malta. Per tale azione fu
decorato di medaglia d’argento al valore militare sul campo.
Lasciò il comando navale nel settembre 1941, già capitano di
corvetta, destinato al comando Marina di Messina, dove rima-
se fino alla caduta della base (17 agosto 1943) conseguente
allo sbarco alleato in Sicilia. Prigioniero di guerra degli Alleati Il comandante Ginocchio, al centro, in torretta del sommergibile
fino al dicembre 1943, quando, liberato, riprese servizio a Ta- Pietro Micca. Ottobre 1940.
ranto. Per la sua attività in guerra meritò, oltre alla già ricorda- (Fototeca USMM, Collezione Aldo Fraccaroli)
ta medaglia d’argento al valore militare, le altre decorazioni.
Promosso capitano di fregata nel 1946, nel 1951 ebbe l’im- azione meritò la prima medaglia d’argento al valore militare.
portante incarico di capo squadriglia delle tre fregate classe All’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale (10 giu-
“Altair”, da lui trasferite dagli Stati Uniti in Italia. Capitano di gno 1940) ebbe il comando del sommergibile Pietro Micca,
vascello nel 1954, ebbe il comando del 2° Gruppo navale e del col quale operò la posa di uno sbarramento di mine nelle acque
cacciatorpediniere Grecale (1957-1958); fu poi comandante egiziane; durante questa missione, avvistate due unità nemiche
di Marina Messina (1958-1961) e quindi, promosso contram- si portò decisamente all’attacco, senza però conseguire risulta-
miraglio a disposizione nel 1962, fu presidente del tribunale ti dal lancio dei siluri, meritando per l’audacia della condotta
militare a Taranto. Ultimò il servizio destinato al Dipartimento la medaglia d’argento. Sbarcato nell’ottobre del 1940, assunse
militare marittimo di Taranto nel 1966. Promosso ammiraglio il comando del cacciatorpediniere Giosuè Carducci, che tenne
di divisione in ausiliaria nel 1968. fino all’affondamento dell’unità, avvenuto nel marzo del 1941
Deceduto a Taranto il 30 giugno 1983. nel corso dell’azione notturna nelle acque di Capo Matapan.
Anche in tale circostanza emersero le sue doti di ardimento
e di abnegazione, ricevendo a riconoscimento dei suoi meri-
GINOCCHIO ALBERTO ti la terza medaglia d’argento al valore militare. Naufrago su
una zattera insieme ad altri, seppe infondere le sue inesauribili
Capitano di vascello, medaglia d’oro al valore di Marina, energie morali nei superstiti indirizzandone le speranze verso
medaglia d’argento al valore militare (tre concessioni di cui la salvezza, che giunse solo dopo cinque giorni e cinque notti.
una sul campo), croce di guerra al valore militare (due conces- Alla data dell’armistizio dell’8 settembre 1943 era capo
sioni), croce al merito di guerra (quattro concessioni), cavalie- di stato maggiore del comando squadra sommergibili; rifiutò
re dell’ordine della Corona d’Italia. Sommergibilista. Volonta- l’adesione alla Repubblica di Salò, si diede alla macchia in
rio della libertà. Partigiano combattente. territorio occupato dalle forze germaniche ed entrò a far parte
Nato a Spezia il 29 novembre 1901, fu ammesso all’Ac- del fronte clandestino di resistenza della Marina, prendendo
cademia Navale di Livorno nel 1915, conseguendo la nomina attiva parte a operazioni militari, per cui gli fu riconosciuta la
a guardiamarina nel 1920. Da allievo prese parte alla Grande qualifica di partigiano combattente.
Guerra imbarcato nell’estate del 1917 e del 1918 sulle navi Dopo la liberazione di Roma (giugno 1944) assunse l’inca-
scuola Amerigo Vespucci e Flavio Gioia. Da giovane ufficiale rico di comandante superiore dei sommergibili nel settembre
ebbe numerosi imbarchi, prevalentemente sulle corazzate, tra 1944, che tenne fino all’aprile 1946. Ebbe poi il comando de-
cui il Duilio, e da tenente di vascello fu in comando di canno- gli incrociatori Emanuele Filiberto Duca d’Aosta e Giuseppe
niere. Imbarcò poi sui sommergibili per lunghi periodi, parte- Garibaldi.
cipando alle operazioni militari in Spagna con il Pietro Micca Nel novembre 1947 fu destinato a Venezia quale capo di
e in comando, da capitano di corvetta, del Domenico Millelire stato maggiore del comando militare marittimo dell’Alto
negli anni 1936-1937. Promosso capitano di fregata fu desti- Adriatico, ma il mese successivo, il 6 dicembre, decedette nel-
a
nato quale comandante in 2 sulla corazzata Conte di Cavour la stessa città.
negli anni 1938-1940. In tale funzione, nell’aprile 1939, ebbe Solo nel 1950 gli fu riconosciuta con la concessione della
anche il comando del battaglione da sbarco della 5 Divisione medaglia d’oro al valore di Marina la preziosa opera da lui pre-
a
navale, con la quale portò a compimento, nonostante la rea- stata dopo il naufragio agli sventurati naufraghi dello scontro
zione avversaria, l’occupazione di Valona (Albania). Per tale di Capo Matapan.