Page 268 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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268                                           Uomini della marina  1861-1946



                                                                       GIURIATI ERNESTO
                                                                          Ammiraglio  di  squadra,  me-
                                                                       daglia d’argento al valore milita-
                                                                       re sul campo, medaglia di bron-
                                                                       zo al valore militare sul campo,
                                                                       croce  al merito  di guerra (due
                                                                       concessioni),  commendatore
                                                                       dell’ordine  della  Corona  d’Ita-
                                                                       lia, cavaliere dell’ordine dei santi
                                                                       Maurizio e Lazzaro, cavaliere di
                                                                       gran croce dell’ordine della Re-
                                                                       pubblica Italiana. Capo di stato maggiore della Marina.
                                                                          Nato a Parma l’8 ottobre 1902, fu ammesso all’Accade-
                                                                       mia Navale di Livorno nel 1915 e nominato guardiamarina nel
                                                                       1920. Da giovane ufficiale ebbe imbarchi dapprima su navi
                    Il comandante Giudice ripreso con il comandante di un   maggiori  e  poi  su naviglio  sottile,  e  da  tenente  di  vascello
                      sommergibile tedesco. Bordeaux 31 marzo 1942.
                                                                       sull’esploratore Libia, dislocato in Estremo Oriente negli anni
                  Nell’aprile  1941  assunse  il  comando  del  sommergibile   1926-1928. Fu quindi comandante di M.A.S. e di squadriglia.
               Giuseppe Finzi, che tenne per diciotto mesi, effettuando nu-  Da capitano di corvetta ebbe il comando del cacciatorpedinie-
               merose missioni, nel corso di una delle quali affondò tre navi   re Espero (1935-1936); da capitano di fregata, dopo due anni
                                                                                           a
               mercantili, per complessive 21 500 tsl. Rimpatriò nel mese di   quale comandante in 2 dell’incrociatore Emanuele Filiberto
               ottobre 1942, destinato in Accademia Navale. Alla dichiara-  Duca D’Aosta, nell’agosto 1940, a secondo conflitto mondiale
               zione dell’armistizio dell’8 settembre 1943, capitano di fregata   iniziato, ebbe il comando del cacciatorpediniere Carabiniere
                                                                                            a
               in comando della nave scuola Palinuro, ricevette l’ordine di   e poi del Folgore e dell’8 Squadriglia cacciatorpediniere, che
               trasferirsi con le altre navi scuola Amerigo Vespucci e Cristo-  tenne fino al gennaio 1942. In tale periodo di comando navale
               foro Colombo da Trieste a Pola, e poi al Sud. Non avendo suffi-  fu capo scorta di molti convogli sulle rotte per l’Africa set-
               ciente autonomia fu dirottato per rifornimento a Ortona ma, ivi   tentrionale insidiate dal nemico, affrontando con coraggio e
               giunto, constatò che la località stava per essere occupata dalle   decisione numerosi attacchi; per il suo comportamento in azio-
               forze germaniche. Decise di sabotare la nave, che dopo inutili   ne meritò una medaglia d’argento e una di bronzo al valore
               tentativi delle forze germaniche di utilizzarla, fu da questi fatta   militare, entrambe sul campo.
               saltare. Dopo peripezie, riuscì con un battel-
               lo da pesca a raggiungere il Sud, presentan-
               dosi alle autorità della Marina. Prese quindi
               parte  alla  guerra  di  liberazione  imbarcato
               sull’incrociatore  Giuseppe  Garibaldi  quale
               comandante in seconda e successivamente in
               comando della nave coloniale Eritrea. Per la
               sua attività in guerra fu insignito di due me-
               daglie d’argento al valore militare, di cui una
               sul campo.
                  Nel dopoguerra, promosso capitano di va-
               scello, negli anni 1950-1953 fu a Washington
               presso lo Standing Group Military Commet-
               tee e, promosso contrammiraglio nel 1957, fu
               capo reparto operazioni dello stato maggiore
               della Marina.
                  Morì improvvisamente a Roma, in servi-
               zio, il 28 dicembre 1959.






                     Il cacciatorpediniere Carabiniere dell’8 a
                  Squadriglia CC.TT., al cui comando Giuriati
                     operò dall’agosto 1940 al gennaio 1942
                     nell’attività di scorta convogli nel Canale
                                             di Sicilia.
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