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334 Uomini della marina 1861-1946
presto il sopravvento: Il Perseo fu irrimediabilmente colpito La città di Taranto, in ricordo del suo valoroso figlio, diede
ed egli stesso, ferito gravemente, scomparve in mare con la sua il suo nome a una via cittadina, a un Istituto e a una scuola
nave nelle prime ore del 4 maggio. media statale.
La medaglia d’oro al valore militare coronò il suo atto di
valore e il suo estremo sacrificio.
MARTIN FRANKLIN
ERNESTO
MARTELLOTTA VINCENZO
Viceammiraglio, cavaliere
Colonnello del Corpo delle dell’ordine militare di Savoia, ca-
armi navali, medaglia d’oro al va- valiere di gran croce dell’ordine
lore militare, medaglia d’argento della corona d’Italia, grande uffi-
al valore militare, croce al merito ciale dell’ordine dei santi Mauri-
di guerra (quattro concessioni), zio e Lazzaro.
medaglia d’argento al valore ci- Nato a Chambery (Savoia) il
vile, cavaliere dell’ordine della 2 febbraio 1829, fu ammesso alla
Corona d’Italia. Operatore dei Scuola di Marina di Genova nel
mezzi d’assalto subacquei, som- 1841, conseguendo la nomina
mozzatore. a guardiamarina di 1 classe nel
a
Nato a Taranto il 1° gennaio 1846. Da sottotenente di vascello
del 1913, entrò nel 1931 all’Ac- prese parte alle campagne di guerra del 1848 e 1849, imbarca-
cademia Navale di Livorno, conseguendo nel 1935 la nomina to sulla fregata di 1° rango a vela San Michele e sulla corvetta
a sottotenente nel Corpo delle armi navali. Nel 1936 si laureò di 1° rango a vela Euridice. Luogotenente di vascello, parte-
presso il Politecnico di Torino in ingegneria industriale e fu cipò alla campagna di Crimea degli anni 1855-1856, imbarca-
promosso tenente. Dopo una breve destinazione a Massaua to sulla pirofregata Carlo Alberto. Durante la campagna del
presso la locale officina mista e brevi periodi di imbarco su 1860-1861 si distinse nei fatti d’arme del Garigliano e di Mola
unità di superficie (torpediniere Monzambano e Rosolino Pilo di Gaeta, del cui porto assunse il comando durante l’assedio
e incrociatore Bari), nell’ottobre del 1940, capitano, a secon- della fortezza, per i quali fatti fu insignito della croce di cava-
do conflitto mondiale in atto, fu trasferito a domanda alla 1 a liere dell’ordine militare di Savoia. Ugualmente si distinse al
Flottiglia M.A.S. per effettuare un corso di operatore di mezzi blocco e assedio della fortezza di Messina, ricevendo una men-
d’assalto subacquei. Alla positiva conclusione del duro corso zione onorevole. Da capitano di fregata ebbe il comando della
partecipò, il 26 luglio 1941, alla sfortunata e infelice azione pirocorvetta Ettore Fieramosca, e da capitano di vascello delle
contro Malta e quindi, nella notte fra il 18 e il 19 dicembre, al fregate corazzate Re di Portogallo e Principe di Carignano.
forzamento della base di Alessandria d’Egitto, nel corso della Promosso contrammiraglio nel 1873, fu direttore generale
quale, coadiuvato dal 2° operatore, capo palombaro Mario Ma- dell’arsenale di Napoli, e dal 1877 comandante in capo del
rino (vds.), attaccò con successo una petroliera, affondandola, Dipartimento militare marittimo di Napoli fino al 1880.
e danneggiando un cacciatorpediniere, entrambi britannici. Per Collocato in ausiliaria nel 1887, morì a Parigi il 3 novem-
la prima azione gli fu assegnata una medaglia d’argento e per bre 1893.
la seconda la medaglia d’oro al valore militare, e fu promosso
maggiore per merito di guerra.
Preso prigioniero e trasferito prima in un campo di con- MARTINENGO FEDERICO
centramento in Palestina e quindi in India, rimpatriò nel 1944, Contrammiraglio, medaglia
partecipando alla guerra di liberazione nel ricostituito gruppo d’oro al valore militare alla me-
dei mezzi d’assalto. Terminato il conflitto, partecipò volonta- moria, medaglia d’argento al va-
riamente alle onerose e rischiose operazioni di sminamento dei lore militare (due concessioni),
porti della riviera ligure e quindi, unitamente al fratello Diego, croce di guerra al valore mili-
maggiore dei bersaglieri ed esperto di chimica di guerra, alla tare sul campo, commendatore
rischiosa bonifica chimica dei porti del Basso Adriatico. Nel dell’ordine della Corona d’Italia,
1947 a Bari, nel corso di una bonifica di un deposito di esplo- cavaliere dell’ordine dei san-
sivi, domò con il personale ai suoi ordini un incendio e neutra- ti Maurizio e Lazzaro, ufficiale
lizzò un potente aggressivo chimico fuoriuscito da un ordigno, dell’ordine coloniale della Stella
scongiurando gravi danni alla cittadinanza. Per questa azione, d’Italia. Pilota e osservatore d’i-
nella quale riportò ustioni che richiesero cure ospedaliere, fu drovolante.
decorato della medaglia d’argento al valore civile. Nato a Roma il 18 luglio 1897,
Promosso tenente colonnello nel 1953, nel 1960, a doman-
da, fu collocato in ausiliaria nel grado di colonnello delle armi nel 1911 fu ammesso all’Accademia Navale di Livorno, con-
seguendo la nomina a guardiamarina il 25 maggio 1915, gior-
navali. no successivo all’inizio delle ostilità con l’Austria Ungheria.
Morì a Castelfranco Emilia (Modena) il 27 agosto 1973.
Partecipò alle prime operazioni navali in Adriatico, imbarcato